Il Coro Folkloristico “Antonio Di Jorio” di Atri compie 50 anni: domenica il concerto
L'evento si terrà al Teatro Comunale con la presentazione del nuovo cd e con la partecipazione dei coristi di ieri e di oggi
2025-11-17T09:11:00+01:00 - La Redazione
ATRI - Il Coro Folkloristico “Antonio Di Jorio” festeggia il mezzo secolo di storia con un concerto nel Teatro Comunale di Atri, in programma il 23 novembre alle ore 18, durante il quale sarà presentato il suo ultimo CD “Amore che se ne va. Canti d’Abruzzo” alla presenza di autorità e esponenti regionali della cultura. Il Coro atriano è una istituzione che ha saputo custodire e valorizzare la tradizione musicale locale, portandola ben oltre i confini della sua città. Al concerto, dal titolo “Paese mè…” parteciperanno coristi di ieri e di oggi. Da mezzo secolo, infatti, il Coro Di Jorio di Atri, diretto dal M° Concezio Leonzi, rappresenta un punto di riferimento per la cultura popolare abruzzese, tramandando di generazione in generazione il ricco patrimonio di canti e sonorità che raccontano la storia, i sentimenti e l’anima della terra d’Abruzzo.
Attraverso la passione e l’impegno dei suoi coristi, Atri ha potuto mantenere vivo il legame con le proprie radici, facendosi ambasciatrice di un’eredità culturale preziosa e autentica. Interverranno tra gli altri: il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti; il Prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo; il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo; l’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Roberto Santangelo; l’assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione; Marco Della Sciucca del Conservatorio di Pescara; Angelo Iocco, storico e ricercatore e Gianni Vecchiati presidente Arca, associazione Cori d’Abruzzo. Conduce Maria Serena Manco.
Il Coro debuttò il 14 febbraio 1975 nel Teatro Comunale di Atri, erede di una grande tradizione folkloristica che proprio ad Atri ebbe il suo maggiore rappresentante in Antonio Di Jorio, il compositore di Atessa passato alla storia della musica come “Il principe della canzone abruzzese”, che negli anni Venti del secolo scorso creò le prime Maggiolate e le più belle rassegne folkloristiche abruzzesi. Il Coro Di Jorio, dalle cui costole sono nati i giovani cori di Atri ancora attivi in campo regionale e nazionale, è fiore all’occhiello della città ducale anche per il suo prestigioso ruolo di custodire tutte le opere manoscritte di Di Jorio, riunite nell’Archivio-Museo “Antonio Di Jorio”, importante realtà museale che ha sede nell’ottocentesco Teatro Comunale cittadino.
Il Coro Di Jorio ha tenuto concerti in molte città italiane (Milano, Reggio Emilia, Pisa, Roma, Brescia, Sanremo, Rimini, L’Aquila, Pescara, Chioggia, Torino, Aquileia, Bassano del Grappa, Assisi, ecc.) e all’estero (Spagna, Olanda, Francia, Germania, Svizzera, Belgio). Più volte ha rappresentato l’Abruzzo in manifestazioni di carattere internazionale, come la Fiera dell’Agricoltura di Rimini e nel 2010 alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, in rappresentanza della Regione Abruzzo. Il 20 luglio 2014 ha animato la S. Messa solenne nella Basilica Superiore Pontificia di San Francesco di Assisi, eseguendo in prima assoluta la Missa “Attende Domine” di Antonio Di Jorio, riproposta in concerto nella Basilica Cattedrale di Atri il 24 agosto 2025, nel quadro delle manifestazioni per l’anno giubilare, con grande riscontro di pubblico e di critica.
“Il cinquantesimo anniversario del Coro Folkloristico Antonio Di Jorio – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione - rappresenta non solo una ricorrenza importante per la nostra città, ma un momento di autentico orgoglio per tutta la comunità atriana. Questo coro, con la sua costante dedizione e con l’amore per le nostre tradizioni, ha saputo custodire e trasmettere un patrimonio musicale che ci identifica e ci unisce. In cinquant’anni di attività, il Coro Di Jorio ha portato il nome di Atri in Italia e nel mondo, diventando un esempio di passione, qualità artistica e impegno culturale. A nome dell’Amministrazione comunale, esprimo il più sentito ringraziamento ai coristi, al direttore Concezio Leonzi e a tutti coloro che, con il loro lavoro, hanno contribuito a scrivere questa straordinaria storia”. - Ufficio Stampa -