Il Comitato Ospedale Val Vibrata: “Preoccupazione per il silenzio e mancate risposte sui recenti abbandoni del personale medico”

Ben 4 medici, tra cui il direttore della UOC di Medicina, la responsabile della UOSD del Pronto Soccorso, una pediatra e una cardiologa, hanno rassegnato le proprie dimissioni.

2025-10-14T15:32:00+02:00 - La Redazione

Il Comitato Ospedale Val Vibrata: “Preoccupazione per il silenzio e mancate risposte sui recenti abbandoni del personale medico”

SANT'OMERO - Negli ultimi mesi, in occasione delle accese discussioni e delle polemiche sul futuro dell’Ospedale di Sant’Omero, molti rappresentanti istituzionali avevano espresso parole rassicuranti, ribadendo il loro impegno a vigilare sull’andamento dell’attività del presidio e a intervenire in caso di criticità.
Tra questi, il Presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata e del Comitato Ristretto dei Sindaci, Cristina Di Pietro, insieme agli amministratori regionali Marilena Rossi ed Emiliano Di Matteo, avevano sottolineato la necessità di monitorare costantemente la situazione, soprattutto dopo la decisione relativa al reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Anche atti deliberativi della ASL di Teramo e risoluzioni della Commissione Regionale Sanità andavano nella stessa direzione: garantire un controllo sull’operatività dell’ospedale e predisporre eventuali interventi correttivi.

Tuttavia, oggi registriamo con preoccupazione un fatto grave: ben quattro medici, tra cui il direttore della UOC di Medicina, la responsabile della UOSD del Pronto Soccorso, una pediatra e una cardiologa, hanno rassegnato le proprie dimissioni.
Si tratta di un evento significativo per una struttura già caratterizzata da carenze di personale, soprattutto medico, e che potrebbe comportare ripercussioni sulla funzionalità complessiva del presidio.

È lecito domandarsi se le figure istituzionali e sanitarie che avevano annunciato impegni di sorveglianza e controllo si siano attivate di fronte a questo scenario.
Sono state avviate verifiche per comprendere le cause di tali abbandoni? Si è valutato l’impatto che questa situazione potrà avere sull’organizzazione dei reparti e sulla qualità dell’assistenza ai cittadini?

Le difficoltà operative sono evidenti: un Pronto Soccorso con oltre 28.000 accessi l’anno sostenuto da soli cinque medici; una Pediatria in eguale situazione di organico; una Cardiologia costretta a garantire numerose guardie notturne con personale ridotto.
In tali condizioni, è comprensibile che molti professionisti incontrino oggettive difficoltà nel garantire i livelli di servizio e la serenità lavorativa.

Nonostante ciò, da parte delle istituzioni e della dirigenza sanitaria regna un silenzio che preoccupa.
Nessuno dei soggetti che aveva pubblicamente annunciato il proprio impegno ha finora comunicato nulla in merito.
Sono stati sollecitati i vertici ASL a far fronte alle criticità aggiuntive che verranno inevitabilmente a presentarsi? Se sono stati attivati concorsi o sostituzioni per trasferimenti da altri ospedali in condizioni di personale migliori?

Il Comitato per la Tutela dell’Ospedale Val Vibrata ribadisce il proprio impegno nel monitorare con costanza la situazione del presidio e nel tutelare il diritto dei cittadini vibratiani a un servizio sanitario efficiente e vicino al territorio.
Invitiamo, pertanto, tutti i rappresentanti istituzionali – comunali, regionali e sanitari – a fornire chiarimenti pubblici e trasparenti su quanto sta avvenendo e sulle misure che si intendono adottare per fronteggiare questa fase delicata.

Non bastano più le rassicurazioni verbali: servono trasparenza, partecipazione e azioni concrete.
La salute dei cittadini della Val Vibrata non può attendere.