Grave episodio di discriminazione all’Ospedale di Pescara: i Giovani Democratici chiedono rispetto
Leggere “paziente omosex” su un referto medico non è solo un atto discriminatorio, ma rappresenta una violazione della dignità della persona
2025-09-29T15:40:00+02:00 - La Redazione

PESCARA - Quanto accaduto all’ospedale di Pescara ai danni di un nostro concittadino è un fatto gravissimo, intollerabile e vergognoso. Leggere “paziente omosex” su un referto medico non è solo un atto discriminatorio, ma rappresenta una violazione della dignità della persona e dei principi stessi su cui si fonda la nostra sanità pubblica. È inaccettabile che chi indossa un camice bianco, simbolo di cura, rispetto e professionalità, si permetta di umiliare un cittadino in questo modo. La sanità non può e non deve essere un luogo di stigma, ma un presidio di accoglienza e di tutela per tutti, senza alcuna distinzione di orientamento sessuale, genere o provenienza. Chiediamo che vengano immediatamente accertate le responsabilità e che i vertici della ASL e della Regione Abruzzo diano risposte chiare. Non basta archiviare questo episodio come un errore: serve un segnale netto, serve l’impegno a garantire che episodi simili non accadano mai più. La politica non può restare in silenzio. Questo episodio mette in luce un problema culturale più profondo che riguarda tutta la nostra società: non c’è progresso senza diritti, uguaglianza e rispetto della persona - Emanuele Castigliego, Segretario Giovani Democratici Nuova Pescara; Silvia Sbaraglia, Segretaria Provinciale Giovani Democratici Pescara -