Giovani Democratici Abruzzo: Basta criminalizzare chi salva vite. Siamo al fianco di SOS Humanity
L’inchiesta contro l’equipaggio di Humanity 1 è un fatto gravissimo, figlio della strategia di questo Governo che continua a trasformare la solidarietà in un reato
2025-12-04T13:37:00+01:00 - La Redazione
CHIETI - “La nave Humanity 1 è stata fermata e posta sotto inchiesta per aver fatto la cosa più giusta e naturale che possa esistere: salvare vite”, così il Segretario regionale dei Giovani Democratici Abruzzo Saverio Gileno e la Segretaria provinciale di Chieti Annachiara Di Lorenzo commentano quanto avvenuto nelle scorse ore nel porto di Ortona, dove l’imbarcazione di SOS Humanity, dopo due operazioni che hanno tratto in salvo 160 persone, è stata bloccata dalle autorità italiane perché “colpevole” di essersi rifiutata di collaborare con la cosiddetta guardia costiera libica.
“L’inchiesta contro l’equipaggio di Humanity 1 è un fatto gravissimo, figlio della strategia di questo Governo che continua a trasformare la solidarietà in un reato, colpendo chi difende i diritti umani nel Mediterraneo - affermano Gileno e Di Lorenzo - Siamo fronte a una criminalizzazione sistematica delle ONG che non ha nulla a che fare con la sicurezza, ma solo con la propaganda e con la volontà di cancellare i più basilari doveri umanitari”.
Per i Giovani Democratici Abruzzo il messaggio deve essere chiaro: “Chi salva vite va sostenuto, non perseguito. La vera illegalità è lasciare morire esseri umani in mare o consegnarli ai lager libici. L’Italia ritrovi la sua umanità e la sua dignità costituzionale. Chiediamo l’immediato dissequestro della nave e la fine di questo accanimento politico contro chi esercita un dovere morale prima ancora che giuridico. L’Abruzzo è terra di accoglienza: Ortona non diventi la vetrina delle politiche disumane di questo Governo”.