Giornalisti abruzzesi, presidio il 28 novembre per contratto e diritti
Il sindacato: senza giornalisti liberi, tutelati e pagati in modo adeguato non può esistere un’informazione di qualità
2025-11-25T11:19:00+01:00 - La Redazione
PESCARA - Il Sindacato dei giornalisti abruzzesi promuove un presidio pubblico venerdì 28 novembre alle ore 10.00 in piazza Salotto a Pescara, in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalla Fnsi per il mancato rinnovo del contratto di lavoro Fieg–Fnsi, scaduto da oltre dieci anni.
La mobilitazione riguarda tutti. Non solo chi è oggi direttamente interessato dal contratto, ma anche i colleghi che lavorano nell’emittenza privata, nei periodici, nei siti web e negli uffici stampa, e soprattutto i freelance, i collaboratori, i corrispondenti, le partite Iva, i precari che tengono in piedi, ogni giorno, una parte essenziale dell’informazione nei territori senza avere tutele, diritti e compensi adeguati.
Il giornalismo è un presidio fondamentale della vita democratica del Paese. Eppure la qualità dell’informazione si sta deteriorando. Gli editori non hanno investito nelle opportunità offerte dalla trasformazione digitale e, di fronte alla crisi dei media tradizionali, hanno scaricato il costo sui lavoratori: tagli agli organici, licenziamenti, stati di crisi ripetuti, cassa integrazione, migliaia di prepensionamenti, salari erosi dall’inflazione e paralisi contrattuale.
Tutto questo ha impoverito le redazioni e l’offerta informativa, con conseguenze pesanti sul pluralismo e sul diritto dei cittadini a essere informati. Per questo chiediamo un nuovo contratto nazionale che:
- recuperi il potere d’acquisto perso negli ultimi anni;
- favorisca l’ingresso dei giovani nelle redazioni;
- riconosca diritti e retribuzioni dignitose ai collaboratori e ai corrispondenti;
- non lasci indietro nessuno, tutelando i diritti acquisiti e regolando le nuove figure professionali;
- affronti i nodi dell’intelligenza artificiale e dell’equo compenso per i contenuti diffusi sul web.
Lo sciopero del 28 novembre sarà preceduto, il giorno prima, da una manifestazione nazionale a Roma. Non è una protesta politica, ma una battaglia sindacale e civile: senza giornalisti liberi, tutelati e pagati in modo adeguato non può esistere un’informazione di qualità.
Il Sindacato dei giornalisti abruzzesi invita tutte le colleghe e tutti i colleghi – dipendenti, autonomi, precari, pensionati – a partecipare al presidio in piazza Salotto. Perché questa non è solo una vertenza di categoria, ma la difesa fondamentale del diritto dei cittadini a un’informazione corretta e libera. - il Sindacato dei giornalisti abruzzesi -