Gaza, la Alessandrini (M5S) chiede che la Regione sospenda le relazioni con Israele

La discussione della risoluzione nel prossimo Consiglio regionale

2025-09-25T11:03:00+02:00 - La Redazione

Gaza, la Alessandrini (M5S) chiede che la Regione sospenda le relazioni con Israele

PESCARA – È stata protocollata lo scorso 5 agosto ed è ora ufficialmente inserita nel calendario dei lavori del Consiglio regionale del 30 settembre la risoluzione presentata dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini. L’atto impegna la Regione Abruzzo a sospendere immediatamente ogni relazione economica, istituzionale, amministrativa e di cooperazione con lo Stato di Israele, alla luce delle gravissime violazioni del diritto internazionale umanitario in corso. 
 
"Io lo dico chiaramente: quello in Palestina è un genocidio e nessuno può continuare a nascondersi dietro formule ambigue – dichiara Alessandrini – in pochi mesi oltre 60 mila civili palestinesi sono stati uccisi, migliaia di bambini inclusi, mentre un popolo intero viene condannato alla fame e alla disperazione. Tacere significa essere complici". Nei giorni scorsi la Global Sumud Flotilla, missione civile carica di aiuti umanitari, è stata colpita in acque internazionali da attacchi di droni: un atto che ha indignato governi e organizzazioni per i diritti umani e che ha mostrato come persino i tentativi di soccorso siano ostacolati con la forza. 
 
"La Sumud Flotilla rappresenta la speranza – sottolinea Alessandrini – ma è stata accolta con le bombe. È la dimostrazione che non siamo di fronte solo a una guerra, ma a un disegno di annientamento che la comunità internazionale deve fermare. Intanto a Gaza le Nazioni Unite denunciano una carestia senza precedenti, con centinaia di morti ogni giorno per mancanza di cibo e cure. La Corte Penale Internazionale ha già emesso mandati di arresto per i vertici del governo israeliano con accuse di crimini di guerra e contro l’umanità. In tutta Italia, da Milano a Roma, da Napoli a Bologna, passando per le principali città abruzzesi decine di migliaia di cittadini hanno partecipato a presidi e cortei contro il genocidio palestinese"

Il 22 settembre si è tenuto anche uno sciopero nazionale pro Palestina, che ha portato la protesta nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle piazze, chiedendo a gran voce lo stop delle forniture militari e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Una nuova manifestazione nazionale è prevista a Roma per il prossimo 4 ottobre. "Le piazze italiane gridano quello che la politica delle destre spesso non ha il coraggio di dire – commenta Alessandrini – ascoltiamo i cittadini, ascoltiamo chi non accetta più che l’Italia resti neutrale davanti a un massacro". 
 
Nello specifico la risoluzione a prima firma della Alessandrini chiede che la Regione Abruzzo: condanni ufficialmente il genocidio del popolo palestinese; sospenda ogni accordo o cooperazione con enti e istituzioni israeliane; promuova iniziative di solidarietà concreta, dall’invio di aiuti umanitari all’accoglienza dei civili feriti; solleciti il Governo nazionale al riconoscimento dello Stato di Palestina e a sostenere sanzioni mirate contro i responsabili di crimini di guerra. "Questo è un atto di responsabilità politica e morale – conclude Alessandrini – la nostra voce regionale può sembrare piccola, ma unita a quella di altre Regioni, delle piazze e dei cittadini, diventa un grido che nessun governo potrà ignorare. Non possiamo restare muti davanti alla cancellazione di un popolo"