FOTO | Pranzo d’Amore al carcere di Teramo dedicato al reparto femminile

Terza edizione dell'evento frutto di un'ampia rete di istituzioni e volontari

2025-12-20T13:18:00+01:00 - La Redazione

FOTO | Pranzo d’Amore al carcere di Teramo dedicato al reparto femminile

TERAMO - Giovedì 18 dicembre la Casa Circondariale di Teramo – Castrogno ha accolto, per il terzo anno consecutivo, “L’Altra Cucina… per un Pranzo d’Amore”, l’iniziativa nazionale promossa da Prison Fellowship Italia e Rinnovamento nello Spirito Santo, in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con la Fondazione Alleanza del RnS. L’edizione 2025 ha avuto un valore particolare perché dedicata al Reparto Femminile, offrendo alle detenute una giornata di attenzione, bellezza e condivisione. L’evento si inserisce nel più ampio progetto nazionale che ha coinvolto 56 istituti penitenziari, oltre 9.000 persone detenute e una rete di oltre 70 chef, 1.300 volontari e 700 agenti penitenziari, per un totale di 30.000 piatti serviti. Una festa diffusa che ha trasformato il Natale in un’occasione di incontro autentico.

La tappa teramana è stata resa possibile grazie al lavoro congiunto di istituzioni, volontari e realtà sociali del territorio. Tra le figure istituzionali presenti:

  • Maria Lucia Avantaggiato, Direttore della Casa Circondariale di Teramo, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa e ha ricordato l’impegno delle detenute nella preparazione degli spazi destinati al pranzo;
  • Igor De Amicis, Attuale Comandante; 
  • Francesco Scarangella, Neo Commissario Capo con incarico di vice comandante;
  • Giuseppe Pallini, Sostituto Commissario Coordinatore, Vice Comandante;
  • Valiante Marino José, Ispettore del Reparto Femminile Casa Circondariale di Teramo
  • Patrizia Bruna Boccia, Responsabile area educativa
  • Avv. Monia Scalera, Garante dei Detenuti;
  • Avv. Simona Mazzilli per le ACLI sezione di Teramo.

Accanto alle istituzioni, fondamentale il contributo della Comunità Emmaus, presente con volontari e operatori, segno tangibile del sostegno ai più fragili e della convinzione che la dignità sia sempre un percorso condiviso.

La giornata si è aperta con un momento di grande significato: Don Delfino, parroco della Diocesi di Teramo-Atri, ha officiato la Santa Messa, offrendo parole di speranza, perdono e rinascita. Un momento spirituale che ha toccato profondamente le detenute e tutto il personale presente, ricordando che la dignità non viene mai meno, neppure nei luoghi più fragili.

L’intera giornata è stata documentata con sensibilità da Raffaele D’Andrea comunità Emmaus, che ha realizzato il servizio fotografico ufficiale, catturando volti, gesti ed emozioni che raccontano più di mille parole.

Chef, arte e parole: i doni del territorio. A Teramo hanno partecipato:

  • Chef Davide Pezzuto del D.one Ristorante Diffuso, che ha donato la sua cucina d’autore all’interno del carcere trasformando la mensa in uno spazio di bellezza concreta;
  • Roppoppò – Il Cantastorie Franco Palumbo, che ha regalato musica e narrazione popolare creando un clima di ascolto e leggerezza.

Sono intervenute inoltre:

  • Lisa Di Giovanni, giornalista e partner nazionale di Prison Fellowship Italia;
  • Alessia Piperno, viaggiatrice e scrittrice.

Le due professioniste hanno offerto riflessioni, storie e ascolto attento, costruendo un ponte emotivo tra interno ed esterno, tra privazione e possibilità.

Il Pranzo d’Amore a Teramo ha permesso di superare, per qualche ora, la rigidità della vita detentiva. Le detenute hanno condiviso la tavola con operatori, volontari e chef in un clima di rispetto e umanità. Come ricordato da Giuseppe Contaldo (RnS): "Non è stato solo servito un pranzo: sono state fatte carezze. Le persone detenute si sono sentite accolte, guardate, riconosciute". Anche a Teramo questa “carezza” si è percepita nelle tavole curate, nei centritavola preparati dalle detenute, nei racconti scambiati e negli sguardi finalmente liberi di incontrarsi.

La riuscita dell’evento è merito di una rete ampia e organizzata:

  • volontari provenienti da diverse associazioni,
  • operatori e agenti della Casa Circondariale,
  • partner come Tempi di Recupero, Cassa di Risparmio di Pesaro, Manalive e P.R. Editoria di Lisa Di Giovanni.

Accanto ai partner nazionali, per la tappa di Teramo hanno contribuito in modo determinante gli sponsor locali:

  • Banco Marchigiano – Banca di Credito Cooperativo, Filiale di Montorio al Vomano
  • BCC di Castiglione Messer Raimondo – Filiale di Teramo
  • Sottanelli Assicurazioni Srl
  • Mastergrafica Srl
  • Osteria Sant’Anna
  • Diocesi di Teramo-Atri
  • Sapori Veri
  • Conad Via Cona – Teramo
  • Comunità Emmaus

La loro partecipazione ha garantito supporto logistico, alimentare e organizzativo, dimostrando che l’intera comunità teramana riconosce il valore sociale e umano dell’iniziativa. Una collaborazione corale che dimostra come il dialogo tra istituzioni, società civile e privato sociale possa generare bellezza anche nei luoghi più complessi.

La presidente di Prison Fellowship Italia, Marcella Reni, ha ricordato: "È come servire pranzi su un’unica grande tavola imbandita, apparecchiata contemporaneamente in 56 luoghi del Paese". Ha inoltre annunciato che la prossima edizione si terrà il 17 dicembre 2026, confermando un impegno che non è annualità, ma cammino di speranza condivisa.

Alla Casa Circondariale di Teramo, il Pranzo d’Amore ha lasciato un segno profondo: una giornata che ha ricordato a tutti — istituzioni, volontari, detenute, operatori e Comunità Emmaus — che ogni persona può ricominciare quando viene guardata con rispetto. Un Natale che non è passato: continua a camminare nelle storie di chi lo ha vissuto.