FOTO | Giornata contro la violenza sulle donne: studenti e istituzioni uniscono le voci

Flash mob, testimonianze e un confronto partecipato al convegno "Riguarda anche te" nell'ambito del Premio "Paolo Borsellino" che si è tenuto presso l’Istituto “Alessandrini-Marino” di Teramo

2025-11-26T09:07:00+01:00 - La Redazione

FOTO | Giornata contro la violenza sulle donne: studenti e istituzioni uniscono le voci

TERAMO - Martedì 25 novembre 2025, presso l’Auditorium dell’Istituto “Alessandrini-Marino” di Teramo, è stata celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con il Convegno sul tema “Riguarda anche te”, organizzato nell’ambito delle iniziative previste dalla XXXIII edizione del Premio nazionale “Paolo Borsellino” dall’ETS “Società Civile” (presieduto da Leo Nodari, ndr) con il patrocinio della Regione Abruzzo e la partecipazione delle ACLI provinciali di Teramo.

In apertura si è svolto un flash mob degli studenti e delle studentesse delle classi 1E e 1F dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Alessandrini” e 1B/D, 2D e 3D ODO, 2A, 3A e 4A MAT e 4D ODO dell’Istituto Professionale “Marino”: hanno indossato t-shirt con scritte relative al tema della violenza sulle donne e letto brani sui femminicidi. Il flash mob è stato curato dalle prof.sse Serena Cocchini e Silvia Giannobile con il supporto operativo delle prof.sse Carmela Amendolara, Patrizia Marzovilli e Silvia Mattioli. Il percorso di sensibilizzazione ha portato gli studenti a realizzare anche opere significative che sono state esposte negli spazi dell’istituto: cartelloni ispirati a simboli come le scarpette rosse e contenenti slogan e messaggi di speranza e solidarietà.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati, sono intervenuti Marilena Rossi – consigliere regionale, Alberto Di Gaetano – vicario del prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, Paola De Federicis – presidente ACLI della provincia di Teramo e Amelide Francia – avvocato. Ha moderato i lavori la giornalista Paola Peluso. Questa una breve sintesi degli interventi.

Marilena Rossi ha ribadito con forza che bisogna dire basta alla violenza sulle donne, rilanciando un recente messaggio di Papa Leone XIV: "Siate gentili e abbiate la volontà di essere liberi".

Alberto Di Gaetano, dopo aver portato i saluti del Prefetto, ha ricordato le varie attività che la Prefettura svolge quotidianamente sul tema della violenza contro le donne. In particolare, si è soffermato sulla promozione del protocollo che vede la partecipazione di tutti gli enti che a vario titolo possono intervenire sul fenomeno in ambito provinciale allo scopo di intercettare i sintomi di una qualunque forma di violenza, soprattutto nella fase iniziale, per aiutare la vittima a prendere coscienza della situazione in cui si trova e a denunciare i soprusi subiti.

Paola De Federicis ha fatto un breve excursus sulle disposizioni legislative in materia di violenza sulle donne introdotte a partire dagli ’60 del secolo scorso fino al 2019 (anno dell’introduzione del cosiddetto “Codice Rosso”, ndr), sottolineando che, nonostante le leggi vigenti, non si è riusciti a cambiare le coscienze. "Spero che arriverà un giorno in cui la libertà femminile non sarà più vista non come una colpa perché una donna deve poter vestire come vuole e andare in giro a qualunque ora del giorno e della notte senza essere violata in alcun modo" - queste le parole con cui Paola De Federicis ha concluso il suo intervento.

Amelide Francia ha evidenziato come il problema della violenza contro le donne riguardi l’intera società, poiché essa non conosce confini, età né ceto sociale. Nel suo intervento si è soffermata su una frase, scritta da alcuni studenti su un cartellone, che l’ha particolarmente colpita: "Tanto più la mano che ci colpisce è cara, tanto più sentiamo il colpo". Una frase che, a suo avviso, deve far riflettere tutti, poiché la maggior parte degli episodi di violenza si consuma proprio tra le mura domestiche. Ha, poi, evidenziato che la violenza non si manifesta soltanto attraverso atti fisici, ma si esprime anche in forme più subdole, come quella psicologica ed economica. Ha ribadito che alla radice di tali comportamenti vi è un problema culturale ancora profondamente radicato, che richiede un cambiamento collettivo e strutturale. Per questo motivo, ha auspicato che le donne siano costantemente informate sull’esistenza, nel territorio, di centri antiviolenza come “La Fenice” e “Minerva”, nonché di associazioni impegnate a offrire supporto concreto alle vittime e ai loro figli, accompagnandoli in un percorso di uscita dalla violenza e di riconquista della propria autonomia e dignità.

"Divulgare la cultura del rispetto reciproco, in particolare di quello genere, è tra i traguardi principali della scuola italiana. Oggi, nel nostro Auditorium, la collaborazione tra il Premio Nazionale Paolo Borsellino, le ACLI e l’Istituto ha garantito e generato un momento di profonda crescita e riflessione negli studenti, con quest’ultimi protagonisti di una mattinata vissuta all’insegna dell’attenzione a quella umanità che per tutti, nel nostro tempo, è necessario riscoprire" - questo il commento della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati.

Hanno partecipato all’iniziativa, tra gli altri, Maria Di Domenico – rappresentante del Premio Borsellino e dell’ETS “Società Civile”, Rosanna Di Nicola – consigliere del comune di Penna Sant’Andrea e tutte le componenti del direttivo del Coordinamento dell’ACLI di Teramo.