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FOTO e VIDEO | Rfi, da lunedì 8 settembre riapre la tratta ferroviaria Teramo-Giulianova: il viaggio inaugurale

07/09/2025 - La Redazione

Conclusi nei tempi previsti gli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico avviati il 15 giugno oltre 200 i tecnici ogni giorno impegnati, 48 milioni di euro l’investimento complessivo.

TERAMO - Riprenderà domani, lunedì 8 settembre, come da programma, la circolazione sulla linea Giulianova-Teramo sulla quale RFI (Gruppo FS Italiane) sta ultimando importanti lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico, avviati lo scorso 15 giugno.

Il primo convoglio a percorrere la linea rinnovata sarà il Regionale 19650 sarà in partenza da Giulianova alle 6,03 con arrivo a Teramo alle 6,37.

I principali interventi – svolti in un periodo, come quello estivo, in cui minore è la richiesta di mobilità e di conseguenza più contenuti gli impatti legati alla sospensione del servizio sulla linea – hanno riguardato: il rinnovo integrale di circa 25 km di binario, con l’utilizzo di circa 2.800 tonnellate di ferro per le rotaie, 38.000 travesine in cemento armato precompresso ed oltre 51.000 tonnellate di pietrisco per la riqualificazione della stazione di Teramo, con interventi per il miglioramento dell'accessibilità in stazione attraverso nuovi marciapiedi di altezza 55 cm dal piano del ferro, nuove pensiline, l’inserimento di percorsi tattili per ipovedenti, un nuovo marciapiede di testa ed un nuovo accesso al secondo fronte di stazione, oltre ad attività di manutenzione straordinaria alle Opere Civili, con interventi ad un ponte e su quattro ponticelli e ad interventi di manutenzione straordinaria alla linea di alimentazione elettrica dei treni, con la sostituzione di 24 km di cavi.

Gli interventi - che puntano a uno sviluppo tecnologico e prestazionale dell’infrastruttura, in grado di garantire una maggiore regolarità del servizio ferroviario, con benefici in termini di puntualità e, a regime, ed un'ottimizzazione dei tempi di viaggio, hanno richiesto un investimento complessivo di 48 milioni di euro ed hanno visto impegnate circa 200 persone/giorno, tra dipendenti RFI e delle ditte appaltatrici ai lavori su opere civili, di armamento e sugli impianti di sicurezza e segnalamento.