FOTO e VIDEO | One Health Award 2025: "Nuove Geografie" per un modello di salute unica sempre più ampio

I più grandi scienziati di fama mondiale a Teramo per la quarta edizione dell'evento dell'IZS di Teramo

2025-10-06T10:52:00+02:00 - La Redazione

FOTO e VIDEO | One Health Award 2025: "Nuove Geografie" per un modello di salute unica sempre più ampio

TERAMO - L'appuntamento con i più grandi scienziati di fama mondiale, da David Hayman (Massey University, Nuova Zelanda) a Lindomar Pena (Fiocruz, Brasile) a Paolo Vineis (Imperial College London), caratterizza la quarta edizione di One Health Award "Nuove Geografie", presentata oggi in conferenza stampa a Teramo dal Direttore Generale dell'IZS dell'Abruzzo e del Molise, Nicola D'Alterio.

Nel corso della presentazione della due giorni in programma venerdì 10 e sabato 11 ottobre, all'Università degli Studi di Teramo, il DG dell'IZS Nicola D'Alterio si è soffermato sul tema di questa quarta edizione di OHA, che non riflette solo l'estensione geografica delle sfide sanitarie globali, ma anche il pluralismo di approcci, discipline e contesti socio culturali che definiscono la filosofia One Health, One Earth: "Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, senza confini, di conseguenza sempre più vulnerabile. Porre al centro del dibattito pubblico la Salute Unica è oggi più che mai importante. È il quarto anno che ci facciamo promotori e testimoni della One Health, un paradigma in continua espansione non più focalizzato solo sulla prevenzione delle zoonosi (le malattie trasmissibili da animale a uomo) o sulla gestione integrata delle malattie infettive".

"La cornice che contiene il paradigma One Health oggi è molto più grande — afferma il DG dell'IZS di Teramo — include fattori ecologici, sociali, economici, culturali, psicologici e coinvolge discipline diverse: dalle neuroscienze all'urbanistica, dalla sociologia all'architettura, fino alla politica ambientale. Questo è il motivo per cui esploreremo le 'Nuove Geografia', intese in senso molto ampio, attraverso esperti e scienziati internazionali del nostro mondo (medici, veterinari, epidemiologi, biologi, virologi) ma anche di settori solo in apparenza distanti da noi. A 001A 2025 sarà dunque importante dialogare con oncologi, geografi, economisti, costituzionalisti, saggisti, scrittori, antropologi, esperti di ecologia e di cooperazione internazionale".

Si parte la mattina di venerdì 10 ottobre all'Universita di Teramo con un convegno scientifico accreditato ECM e l'incontro con centinaia di ragazzi delle scuole del territorio con Andrea Vico, giornalista, notissimo divulgatore scientifico, autore di oltre venti libri per ragazzi. Alle 16:30 apre i lavori pomeridiani il DG dell'IZS Nicola D'Alterio, insieme agli interventi dei rappresentanti delle Istituzioni. Grande attesa per la Lectio Magistralis di David Quammen, saggista americano autore di "Spillover" (il libro che ha parlato di Covid molti anni prima dell'arrivo della pandemia), cui seguira it talk con gli scienziati Maxim Samson e Dan Bebber. II filo conduttore delle analisi geopolitiche sara l'indagine sulla geografia del cambiamento, i confini materiali e immateriali che mutano mettendo a rischio la nostra esistenza, il rapporto tra guerre, salute ed epidemie. E allora, la risposta alle nuove sfide, può arrivare solo dalla prevenzione. A partire dal concetto stesso di salute unica secondo cui uomini, animali e pianeta devono trovare un equilibrio per la sopravvivenza. Proprio per questo, il ministro della Salute della Tunisia, Mustapha Ferjani, racconterà l'esperienza del Paese nordafricano che sta facendo grandi passi avanti sui temi della prevenzione, anche grazie al rapporto ormai consolidato con l'IZS di Teramo. 

In chiusura della prima giornata, Francesca Parisella condurrà la cerimonia di consegna degli "One Health Awards 2025", il momento di premiazione per chi si è distinto nell'impegno a favore della Salute Unica a livello globale.

Sabato 11 ottobre la giornata di incontri si apre alle 11:30 in Aula Magna con le tavole rotonde "Le strategie della Cooperazione" e "Alle frontiere della ricerca e della prevenzione", coordinate da Edoardo Vigna, esperto di ambiente del Corriere della Sera. Alle 16:00 Monica Maggioni racconterà dal vivo i dietro le quinte, le storie e le motivazioni del reportage "Cacciatori di virus". In questo live show viaggeremo negli angoli più remoti del pianeta parlando di Aviaria, di West Nile virus, di pandemie, cammineremo con veterinari e scienziati alla ricerca dell'origine dei virus di cui spesso sentiamo parlare, magari quando è troppo tardi. E, a seguire, proprio i rischi legati alla vicinanza tra uomini e animali selvatici, i salti di specie e la migrazione dei virus saranno al centro dell'intervento dello scienziato neozelandese David Hayman e del brasiliano Lindomar Pena. Il gesuita, economista e matematico Gaél Giraud, a lungo direttore del programma di giustizia ambientale alla Georgetown University, ragionerà sulle questioni legate all'acqua. Mentre il costituzionalista Alfonso Celotto e la scrittrice Anna Badkhen, dialogheranno con Giorgia Cardinaletti su confini, salute e Costituzione. A fare la sintesi di due giorni di incontri e confronti sarà una figura di grande rilievo, in Italia e negli Stati Uniti, il Ceo dell'American Society for Microbiology Stefano Bertuzzi.

Poi, come ogni anno, OHA si chiuderà con uno spettacolo che è anche momento di riflessione e pensiero condiviso. Per OHA 2025 ad occupare la scena sarà "Cedi la strada agli alberi" di Franco e Livio Arminio, in programma alle ore 19:00 nell'Aula Magna dell'Unite.

"In un'epoca storica dominata dalla complessità geopolitica e, drammaticamente, dall'aumento dei conflitti armati vorrei anche sottolineare che il legame tra guerre ed epidemie non è casuale anzi, rappresenta uno degli aspetti più drammatici delle crisi globali contemporanee. La guerra non uccide solo con le armi, distrugge infrastrutture sanitarie, interrompe l'accesso all'acqua potabile e alle cure mediche, crea condizioni ideali per la diffusione incontrollata delle malattie, compromette le connessioni tra esseri umani, animali e ambiente — aggiunge Nicola D'Alterio -. Dico questo perché sebbene il paradigma One Health si stia guadagnando progressivo riconoscimento a livello globale, la risposta alle emergenze umanitarie continua a concentrarsi quasi esclusivamente sugli esseri umani: invece la perdita di animali o il deterioramento del loro stato di salute non rappresenta solo un danno economico, ma contribuisce all'insicurezza alimentare, alla malnutrizione, alla perdita di autosufficienza, alla frattura del tessuto socioeconomico. Incorporare l'approccio One Health nei contesti bellici non è solo un'opzione etica, è una mossa strategica per affrontare le sfide sanitarie contemporanee".

E proprio riguardo alle guerre, sollecitato nello specifico sulle proteste annunciate relativamente alla partecipazione del presidente di Leonardo S.p.A., nell'occhio del ciclone riguardo alla situazione di Gaza, il DG D'Alterio ha puntualizzato il ruolo dell'IZS relativamente alle guerre e di puntare agli obiettivi, portando il contributo scientifico su molti diversi teatri di guerra come il Sudan, a Bengasi e, fino allo scorso anno, in Siria.

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