FOTO e VIDEO | Delfico ad un anno dal sequestro: la protesta degli studenti
Mentre Teramo manifestava per Gaza, in Piazza Dante si manifestava per la chiusura dell'Istituto
2025-10-03T11:04:00+02:00 - La Redazione

TERAMO – Questa mattina, venerdì 3 ottobre, Piazza Dante è tornata ad essere un’aula a cielo aperto. Esattamente a un anno dal sequestro del Convitto Nazionale Delfico, studenti e studentesse del Convitto e delle scuole ospitate nella struttura fino ad un anno fa, si sono ritrovati davanti al loro storico edificio per ribadire che, anche se chiuso, il Delfico è ancora una scuola viva.
Un centinaio tra ragazze e ragazzi, docenti e famiglie si sono radunati a partire dalle 9:30. Si è trattato di un momento di presenza, di memoria e di richiesta concreta. I ragazzi hanno portato cartelloni, scattato foto simboliche, girato video e raccolto testimonianze. Hanno parlato al microfono, rivolgendo messaggi alle istituzioni e alla città: “Siamo qui perché il Delfico è parte della nostra identità, noi siamo il Delfico e non possiamo permettere che cada nell’oblio”.
Un anno di incertezza - Era il 3 ottobre 2024 quando la magistratura pose i sigilli all’edificio di Piazza Dante per via delle sue criticità strutturali, in particolare legate alla tenuta sismica. Da quel giorno, l’intera comunità scolastica è stata trasferita in sedi provvisorie: moduli prefabbricati (MUSP) nella zona della Cona, alcune aule nell’ex Consorzio Agrario e negli edifici riqualificati del Pascal e del Forti.
Nel frattempo, la Provincia di Teramo ha avviato approfonditi accertamenti tecnici, per raggiungere un livello di conoscenza LC3, il più avanzato in materia di valutazione sismica. Sulla base di questi nuovi dati, è stata formalmente depositata un’istanza di dissequestro, curata dall’avvocato Gennaro Lettieri, che segue la vicenda dal primo giorno.
Come ha ricordato lo stesso avvocato Lettieri in un’intervista, secondo i nuovi rilievi la scuola sarebbe da ritenersi “strutturalmente sicura e senza pericolo di rovina”. Resta ora alla magistratura il compito di valutare se riaprire l’edificio o mantenere i sigilli: la decisione non arriverà in tempi brevi e non è al momento possibile fare previsioni.
Intanto, quasi la totalità dei 1.200 studenti del Delfico continua a studiare in condizioni provvisorie, lontani dal centro storico e da quella sede che è molto più di un semplice edificio.
“Il Delfico siamo noi” - La giornata di oggi ha avuto un forte valore simbolico: i ragazzi hanno voluto riprendersi per qualche ora la loro scuola, anche solo idealmente. Piazza Dante è tornata a essere un punto di incontro, un luogo dove si parla di futuro, diritto allo studio, dignità scolastica.
La manifestazione si è conclusa con un messaggio chiaro: la comunità scolastica del Delfico non intende restare in silenzio, e continuerà a farsi sentire fino a quando non ci saranno risposte chiare sul futuro dell’edificio. - Fabio Chiodi -
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