17/09/2025 - La Redazione
TERAMO - Quattro mesi per realizzare un campus scolastico in struttura modulare con 60 posti letto disponibili, le cucine, la mensa, aree studio e socializzazione, riqualificazione spazi esterni e spazi sportivi. E’ in via di realizzazione un nuovo modulo (l’autorizzazione del Comune è stata rilasciata a luglio) che conterrà 12 nuove aule più i servizi e che da cronoprogramma dovrebbe essere terminato a fine novembre per ospitare le classi che sono state alloggiate all’ex Consorzio Agrario di viale Mazzini.
A questi spazi si aggiungono quelli ricavati con interventi di riqualificazione e redistribuzione degli spazi interni negli edifici scolastici esistenti: 31 aule al “Forti” e 25 aule al “Pascal”. Un investimento complessivo di circa 3 milioni e mezzo – in gran parte fondi sisma – per accogliere una popolazione scolastica, fra studenti, insegnanti e collaboratori di 1200 persone fra il Convitto e il Liceo Delfico prima del sequestro della magistratura ospitati nella sede storica di Piazza Dante. Una popolazione che oltre alle scuole superiori conta anche la scuola primaria con i ragazzi delle elementari e delle medie.
Il complesso già completato si compone di 14 camere (più servizi igienici locali tecnici e uno spazio comune) ed è stato costruito utilizzando 43 unità dotate di tutti i necessari impianti, inclusi condizionatori e riscaldamento, per un totale di circa 700 mq. E’ presente un impianto fotovoltaico, che consente all’edificio di coprire per intero il fabbisogno energetico della struttura e di produrre energia pulita riducendo le emissioni di CO₂, a conferma dell’impegno di Provincia e azienda costruttrice (La Algeco spa leader in Europa di strutture modulari) nel promuovere le energie rinnovabili in favore della sostenibilità, valore centrale per l’azienda (i moduli Algeco possono essere riutilizzati fino a 20 volte nel corso del loro ciclo di vita, le unità sono riciclabili fino al 95%).
“Un risultato corale, in tanti hanno collaborato per ottenere questo obiettivo in tempi record – afferma il presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo – una ricucitura urbanistica fra centro e periferia: insieme al Comune dobbiamo lavorare per migliorare i trasporti, fluidificare il traffico e integrare questa grande popolazione scolastica con il tessuto sociale del quartiere. Intanto procediamo sull’altro fronte: l’istanza di dissequestro del Delfico è stata presentata, presto avremo anche il progetto di miglioramento sismico perché i lavori andranno fatti: non dobbiamo mai dimenticare che tutto questo nasce dal sisma 2016 e dalla necessità di garantire la sicurezza delle scuole. La vicenda del Delfico, a Teramo, ha assorbito la nostra attenzione ma non dobbiamo dimenticare che in questo momento abbiamo tredici interventi di miglioramento sismico in progettazione in altrettanti Istituti in tutta la provincia: stiamo parlando di circa 100 milioni di lavori di fondi sisma. E anche di questi ci stiamo occupando con le aziende vincitrici della progettazione e degli appalti: un impegno senza precedenti in nome della sicurezza”.
Hanno presenziato e sono intervenuti: il sindaco Gianguido D’Alberto, il prefetto Fabrizio Stelo, il vescovo Lorenzo Leuzzi, la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Clara Moschella, il consigliere regionale Dino Pepe, Piergiorgio Tittarelli dirigente dell’Ufficio regionale della ricostruzione, la dirigente scolastica del Convitto Daniela Baldassarre, i collaboratori della dirigente scolastica Letizia Fatigati, il consigliere provinciale delegato, Flavio Bartolini, la commissaria straordinaria del Convitto, Marianna Lostagnaro.
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