FOTO e VIDEO | Bilancio, le proposte del Patto per l'Abruzzo

Ribadite con forza le critiche allo strumento regionale su ogni fronte

2025-12-27T12:47:00+01:00 - La Redazione

FOTO e VIDEO | Bilancio, le proposte del Patto per l'Abruzzo

L'AQUILA - Una serie di proposte concrete per mitigare gli effetti fortemente negativi del bilancio di tagli presentato dal Governo di Centrodestra, cercando di salvaguardare il futuro dell’Abruzzo e offrire risposte alle esigenze concrete degli Abruzzesi.

È questa la ricetta che porterà in aula il Patto per l’Abruzzo con l’obiettivo di sanare le storture del Documento economico che andrà in discussione nel Consiglio regionale del 29 dicembre. Le priorità, definite con l’ascolto dei territori, sono state illustrate in una conferenza stampa nella sala Corradino D’Ascanio del palazzo del Consiglio regionale in Piazza Unione a Pescara.

“Il nostro obiettivo è chiaro – hanno affermato i Consiglieri regionali di opposizione – pur nella condizione fortemente problematica in cui l’Abruzzo è stato spinto da sette anni di governo del Centrodestra, è necessario che il bilancio destini risorse al sostegno dei principali comparti economici regionali, non trascuri il sociale e rilanci la cultura e il welfare come leve di coesione e di contenimento della crisi provocata dal Governo regionale.

Oggi ci troviamo di fronte a una crisi finanziaria senza precedenti, accompagnata da un bilancio privo di una visione strategica e del tutto incapace di affrontare le criticità strutturali dell’Abruzzo. Quella illustrata dall’Assessore non è una manovra di bilancio, ma un esercizio contabile che scarica il peso sulle famiglie e sulle imprese: nuove tasse, tagli lineari ai servizi e ricorso all’indebitamento. Una scelta che non solo non risolve i problemi, ma rischia di compromettere la sostenibilità economica della Regione nel medio periodo.

Per questo abbiamo definito una serie di proposte che vogliono sanare i danni generati dai tagli indiscriminati attuati dal Centrodestra e accolgono le richieste delle Amministrazioni e della società civile, portando avanti quell’idea di Abruzzo che abbiamo sempre sostenuto e difeso con la nostra azione politica.

Vogliamo intervenire accogliendo le richieste dei Comuni, stremati dai tagli imposti dal Governo Meloni e ormai impossibilitati a svolgere le proprie funzioni essenziali: per loro proponiamo una serie di sostegni, fra cui il rifinanziamento del fondo per assicurare la viabilità e la sicurezza stradale, a cui attingere in proporzione ai chilometri di strade presenti nel perimetro comunale, così come richiesto dai amministratori auditi nelle commissioni, nonché, più in generale, una ripartizione equa delle risorse ai comuni attraverso la creazione di un apposito fondo regionale in riferimento al quale saranno individuate modalità, termini di erogazione e procedure di controllo per assicurare la necessaria oggettività e trasparenza nella ripartizione delle risorse, con criteri basati sul numero di abitanti e correttivi che ne valorizzino, da un lato, la piccola dimensione, dall’altro, il disagio delle aree interne e montane, superando definitivamente la logica della “mancia”.

Le iniziative sulla sanità,  nel vuoto di azione più assoluto dell’attuale Governo regionale e in attesa di una radicale ristrutturazione dell’intero comparto, con urgenza mettono al centro la persona intervenendo direttamente sugli screening per le malattie oncologiche, sul trasporto sociosanitario e sull’assistenza ai più fragili, non dimenticando la progettazione e l’adeguamento delle strutture ospedaliere.

Torneremo con determinazione a proporre il Biglietto Unico Regionale (ABRU) a 1,40 euro su tutto il territorio regionale al fine di sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per gli studenti di ogni ordine e grado e delle università. Il biglietto unico semplificherebbe la mobilità dei cittadini, incentivando l’uso del trasporto pubblico locale e tutelando l’ambiente. Importante anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, facilitando la connessione tra territori riducendo i disagi di chi è costretto a muoversi per lunghi percorsi tra un comune e l’altro.

 Riteniamo essenziale il sostegno ai principali comparti produttivi ad iniziare dall’agricoltura attraverso il potenziamento del fondo per il ristoro dai danni da Peronospora, ai sensi dell’art. 24 della legge regionale 4 del 2024, e dai danni da fauna selvatica, il rifinanziamento dell’Associazione Regionale Allevatori e il rifinanziamento della legge che definisce il Fondo unico per il comparto pesca.

Prevediamo, inoltre, azioni specifiche per il sostegno all’artigianato, fra cui il potenziamento della Bottega-scuola e agevolazioni per l’accesso ai finanziamenti rendendo operative le misure attuative del microcredito, strumento fondamentale che favorisce innovazione e occupazione.

Riteniamo necessario rimodulare i fondi destinati al ritiro del Napoli Calcio, indirizzandoli al finanziamento degli strumenti previsti nel Testo Unico dello Sport per sostenere in modo equo e trasparente le realtà sportive dilettantistiche abruzzesi che generano valore sui territori e stimolano più efficacemente il turismo sportivo.

Sempre con riferimento al turismo riteniamo necessario avviare delle azioni di sistema che valorizzino le peculiarità e le eccellenze della regione, quali ad esempio un investimento per l’adeguamento della sentieristica di parchi e riserve,  la valorizzazione del turismo religioso, la messa a sistema delle tradizioni e del patrimonio culturale.

Proponiamo il rafforzamento del fondo cultura che sostenga le realtà che da anni lavorano sull’offerta culturale abruzzese, evitando la distribuzione ai soliti eventi, grandi nell’assorbire le risorse e estremamente piccoli nella generazione e misurazione dei risultati, quali la Notte dei serpenti, il Festival dannunziano, ecc. La cultura è un patrimonio di tutti e deve generare valore e attrattività in ogni angolo d’Abruzzo.

Prevediamo un sostegno diretto ai cittadini più in difficoltà, incrementando il fondo per la morosità incolpevole. Si tratta di una misura di giustizia sociale che interviene quando la perdita del lavoro, la cassa integrazione o una malattia impediscono di pagare l’affitto. Non possiamo lasciare sole le famiglie in queste condizioni: il diritto alla casa è un pilastro di stabilità economica e di dignità. In questo quadro, non dimentichiamo gli interventi per l’edilizia residenziale pubblica (ATER), che rappresentano una risposta strutturale alla fragilità abitativa.

Proponiamo il potenziamento del fondo per la protezione civile, indispensabile per garantire resilienza in un territorio esposto a rischi naturali.

E destiniamo risorse contro lo spopolamento, che la destra ha trattato con interventi sporadici presentati come soluzione miracolosa, salvo poi lasciarli, peraltro, senza copertura finanziaria. I problemi delle aree interne restano irrisolti se non si affronta il tema dei trasporti, dell’istruzione e dell’assistenza sanitaria con politiche di ampio respiro in una prospettiva pluriennale.

Sosteniamo inoltre le comunità energetiche rinnovabili (CER) perché la transizione ecologica è anche un’opportunità economica per ridurre i costi energetici e creare filiere locali.

Ribadiamo il nostro impegno per i diritti delle donne vittime di violenza con un adeguato sostegno finanziario, perché la tutela delle persone più vulnerabili è il segno di una comunità evoluta e solidale.

Le nostre proposte sono basate sul contenimento delle spese e il potenziamento degli investimenti, affinché ogni euro produca consistenti ritorni economici e sociali. È questa la differenza tra una politica dei tagli e una politica di sviluppo.

Il bilancio – concludono – dovrebbe essere lo strumento per orientare la crescita, ridurre le disuguaglianze e rafforzare i settori strategici. Da anni, invece, assistiamo a una logica di tagli indiscriminati per coprire i buchi generati da una gestione delle risorse finalizzata alla mera conquista del consenso elettorale, penalizzando sanità, trasporti e sociale, proprio mentre la nostra economia avrebbe bisogno di stimoli e investimenti”. 

ASCOLTA LUCIANO D'AMICO E SILVIO PAOLUCCI (Patto per l'Abruzzo)

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