Farmacie, lavoratori in sciopero con presidio
Più lavoro, più responsabilità, zero aumenti: giovedì 6 presidio presso il Consiglio Regionale
2025-11-05T18:42:00+01:00 - Walter Cori
TERAMO - Un presidio sotto il Consiglio Regionale dell'Abruzzo a L’Aquila, a partire dalle ore 10:30. Protagonisti i lavoratori e le lavoratrici delle farmacie private, che domani, 6 novembre, aderiranno allo sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil CGIL, Fisascat Cisl e Uuiltucs Uil.
Durante il presidio i lavoratori chiederanno un confronto con il Presidente del Consiglio Regionale e con i gruppi Consiliari, per manifestare la volontà di vedere maggiori diritti e ottenere una riapertura delle trattative che porti a un rinnovo contrattuale soddisfacente.
La mobilitazione (circa 2000 addetti nel settore in Abruzzo), segue alla rottura della trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, già scaduto lo scorso 31 agosto 2024.
Il comparto, di fondamentale importanza per la tutela del diritto alla salute, ha subito enormi cambiamenti negli ultimi anni. Tuttavia, le novità introdotte, a partire dalla recente sottoscrizione dell'accordo di convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, hanno finora portato solo a un incremento dei fatturati delle farmacie, senza alcun adeguamento economico né un riconoscimento delle professionalità per il personale.
Un paradosso, in un momento in cui il ruolo del farmacista è profondamente mutato, con una richiesta di maggiore professionalità e mansioni che si traducono in impegni e orari di lavoro sempre più gravosi per tutto il personale.
Nonostante questo, l’Associazione datoriale Federfarma non è disposta a riconoscere un incremento salariale dignitoso, avendo opposto un muro alla trattativa e fermandosi a una proposta di soli 180 € nel triennio. Una cifra decisamente distante dalla proposta sindacale, che mirava a coprire almeno il tasso di inflazione degli ultimi anni.
Serve un contratto con un aumento dignitoso in linea con i profondi cambiamenti che il settore sta vivendo.