Ex Mion di Roseto degli Abruzzi: la superficie sarà raddoppiata

Per Siamo Roseto: "Sarà un vero e proprio ecomostro sul nostro fronte mare"

2025-11-19T19:11:00+01:00 - Walter Cori

Ex Mion di Roseto degli Abruzzi: la superficie sarà raddoppiata

ROSETO DEGLI ABRUZZI - La notizia della "cosiddetta riqualificazione" dell’ex Hotel Mion è stata divulgata nascondendo però il dato più significativo di questo nuovo scempio urbanistico ad opera del trio Nugnes-Pavone-Sottanelli: la superficie complessiva della struttura verrà raddoppiata consentendo la nascita di un vero e proprio ecomostro sul nostro fronte mare.

Mentre la città cade a pezzi, i servizi sono stati ridotti al minimo, il comparto del sociale è stato distrutto, tutto quanto possibile viene aumentato e le strisce blu dilagano, l’amministrazione della svolta si preoccupa solo ed esclusivamente di autorizzare colate di cemento a suon di varianti che non fanno parte di una visione d’insieme, di crescita armonica, ecocompatibile e sostenibile della città. E su questo sarebbe interessante conoscere il parere dello studio di progettazione del nuovo piano regolatore di Roseto. Ma immaginiamo che mancherà anche stavolta, come già accaduto per tutte le altre varianti che hanno riguardato il lungomare rosetano.

È facilmente comprensibile quindi il perché del ritardo che si registra nell’adozione del nuovo piano regolatore il quale, probabilmente, non giungerà mai alla discussione in aula consiliare. Rumors cittadini, sempre più insistenti, parlano infatti della decisione della maggioranza di revocare l’incarico ai progettisti. Se così fosse saremmo dinanzi ad un Pavone bis, per intenderci, che costerà alle tasche dei contribuenti rosetani centinaia di migliaia di euro buttati nuovamente al vento e che vedrà il PRG finire anche stavolta nel cestino, proprio come già accaduto sotto la consiliatura del sindaco Pavone. Con tutti i danni che ciò comporterà a carico dei semplici cittadini.

Noi non siamo contrari allo sviluppo urbanistico né tantomeno alle iniziative volte a riqualificare le strutture esistenti ma crediamo fortemente che questo debba avvenire in modo equilibrato e con il coinvolgimento anche delle frazioni. Le varianti ad hoc approvate dall’amministrazione Nugnes-Pavone-Sottanelli stanno invece distruggendo il territorio rosetano in modo irreversibile. 

Confidiamo ora che gli enti chiamati ad esprimersi su questo ecomostro conducano un’attenta valutazione sulla proposta progettuale e impediscano che possa essere realizzato, per il bene presente e soprattutto futuro di Roseto - Siamo Roseto -