Estrazioni petrolifere in Abruzzo, Taglieri contro le nuove richieste della Regione

Il pentastellato: proponiamo un 'Green Act territoriale' che incentivi innovazione ed energie rinnovabili

2025-11-07T13:41:00+01:00 - La Redazione

Estrazioni petrolifere in Abruzzo, Taglieri contro le nuove richieste della Regione

L'AQUILA - "L’Abruzzo non può e non deve tornare indietro. Puntare ancora sui combustibili fossili significa ignorare la vocazione naturale, ambientale e turistica della nostra Regione, e condannarla a un modello di sviluppo anacronistico e pericoloso". Con queste parole il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Francesco Taglieri, annuncia la presentazione di una interpellanza con la quale chiede alla Giunta regionale di chiarire quali azioni concrete e immediate siano state adottate o si intendano adottare per contrastare i progetti di ricerca ed estrazione di gas e idrocarburi in Abruzzo e per avviare una vera politica di transizione energetica.

"La nostra terra – spiega Taglieri – è tra le più fragili d’Italia dal punto di vista idrogeologico e sismico. Ogni intervento di perforazione, ogni attività estrattiva, può comportare rischi gravissimi per la sicurezza dei cittadini e per l’ambiente. Non possiamo accettare che, mentre nel mondo, Cina inclusa, si accelera sul passaggio alle energie solari e rinnovabili, la Giunta Marsilio riapra le porte a un passato fossile che ci condannerebbe ad arretratezza e declino, senza assumere una posizione chiara e decisa a tutela del territorio".

L’interpellanza, presentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, richiama l’attenzione sulle dieci richieste di estrazione di idrocarburi attualmente al vaglio del Ministero dell’Ambiente, che rappresentano un serio rischio di ritorno alla cosiddetta “petrolizzazione dell’Abruzzo”, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’ecosistema e per l’economia regionale. "È inaccettabile – aggiunge Taglieri – che si torni a parlare di estrazione di risorse di scarsa qualità e presenti in quantità largamente insufficienti rispetto al fabbisogno attuale nazionale, con ritorni economici minimi per la collettività e impatti enormi per il territorio e le popolazioni locali. Le royalty versate dalle compagnie sono irrisorie rispetto ai danni potenziali per il turismo, l’agricoltura e la salute pubblica. È tempo che la Regione dimostri di saper difendere davvero l’Abruzzo dagli appetiti economici dei colossi dell’energia".

Nel testo dell’interpellanza, Taglieri chiede anche quali misure di pianificazione territoriale e di tutela ambientale siano state previste o si intendano adottare per integrare la protezione del territorio dai rischi legati all’estrazione di idrocarburi nei principali strumenti di programmazione regionale (Piano Paesistico, Piano di Assetto Idrogeologico, Piano di Tutela delle Acque, Piano di Sviluppo Rurale), e se la Giunta intenda istituire una task force tecnica di esperti a supporto delle azioni di contrasto alle richieste delle multinazionali del petrolio.

"Chiediamo alla Giunta – conclude Taglieri – di scegliere con coraggio la strada della sostenibilità, della sicurezza e della modernità: proponiamo un 'Green Act territoriale' che incentivi l’innovazione, le energie rinnovabili, le Comunità Energetiche e l’efficienza energetica, abbandonando definitivamente ogni ipotesi di sfruttamento fossile. Per dare a famiglie e imprese, attraverso la proprietà degli impianti e il controllo diretto della produzione energetica, indipendenza e sicurezza per il futuro, bollette più basse e ambiente più pulito. Il futuro dell’Abruzzo non può essere sepolto sotto una trivella".