Energia idroelettrica, Blasioli: la Regione abbandona gli autoproduttori
Marsilio si adegua ai rilievi del Ministero dell’Ambiente: niente premialità per le gare per le derivazioni idriche
2025-11-03T10:49:00+01:00 - La Redazione
L'AQUILA - "Ha iniziato lo scorso 23 ottobre il suo iter in Commissione seconda il progetto di legge n. 93/2025 che riguarda le modalità di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico. L’intera Regione era in attesa di questa legge, che giunge a seguito di innumerevoli ricorsi giudiziari che avevano determinato la sospensione delle gare in corso. E’ una notizia importante perché da queste concessioni potrebbero svariati milioni di euro per le casse regionali.
La legge manca però di trattare un aspetto molto importante, disattendendo le attese di grandi aziende come la Società chimica Bussi e la Burgo Group e dei lavoratori del settore. Infatti, queste aziende, lo scorso 11 giugno 2024, erano state audite dalla stessa Commissione in qualità di 'autoproduttori', cioè di quelle aziende che utilizzano energia derivante dall’idroelettrico per soddisfare l’80 del proprio fabbisogno energetico. In quella sede avevano rappresentato le loro difficoltà nate prima a seguito della decisione della Corte Costituzionale di dichiarare incostituzionale l’articolo 2 della Legge Regionale 9/2022, che non prevedeva per gli auto produttori l’obbligo di messa a gara delle derivazioni, e poi della successiva richiesta di abrogazione da parte del Ministero dell’Ambiente delle norme inserite all’articolo 13 della legge del 2022, con cui la Regione aveva garantito a queste aziende dei criteri premiali per le partecipazioni ai bandi. Sembrava che le loro proposte potessero trovare accoglimento già nel Consiglio regionale del 12 giugno 2024, il giorno seguente la loro audizione, ma le divergenze in seno alla maggioranza hanno determinato il rinvio di tutte le decisioni in materia di idroelettrico, e le aziende chiesero allora l’istituzione di un tavolo di confronto. Furono per questo rassicurate circa un ritorno sulla questione.
Tuttavia, sono trascorsi 17 mesi e, malgrado le mie svariate sollecitazioni nelle sedi istituzionali, nulla è stato fatto. Anzi, il progetto di legge in discussione, non fa altro che recepire l’impegno, di oltre un anno e mezzo fa, del Presidente Marsilio con il Ministero dell’Ambiente, di sopprimere le norme che prevedevano possibilità di premialità nei bandi per le aziende auto produttrici.
Parliamo di aziende storiche del nostro territorio. La società chimica Bussi dà lavoro ad almeno 2000 famiglie che traggono sostentamento dalle attività produttive, tecniche e logistiche dell’insediamento (170 fornitori, 120 aziende specializzate per i servizi, 50 ditte atte all’approvvigionamento di materie e 20 ditte per il trasporto delle merci). Discorso analogo per la Burgo Group SpA che nello stabilimento di Avezzano impiega 150 dipendenti direttamente e altri 150 nell’indotto, e che dal 2017 ad oggi ha investito 40 milioni.
Per questo, nella seduta del 23, ho richiesto che si torni ad audire queste società, anche alla luce dell’ampio dibattito giurisprudenziale in materia di concessioni idroelettriche, per tutelare la concorrenza ma anche il futuro degli autoproduttori, trattandosi di imprese energivore che non operano nel mercato energetico, per le quali l’approvvigionamento energetico è questione vitale, superando ampiamente il 40% del costo del prodotto finale.
Sappiamo bene che ci si muove in un settore molto delicato, quella delle grandi derivazioni idroelettriche è una materia complessa che sicuramente subirà altri interventi legislativi in Parlamento e soprattutto in ambito europeo, ma è anche vero che, come spiegato dalle imprese in Commissione, oltre al generale principio della concorrenza bisogna tener conto della tutela dell’ambiente, dell’autosufficienza e della sostenibilità energetica". - Il Vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Blasioli -