Eccellenza, triello da western in vetta

Numeri da record per le prime 3 della classe, dubbi e paure nel Vomano

2025-12-02T13:08:00+01:00 - La Redazione

Eccellenza, triello da western in vetta

di Stefano Vecellio

TERAMO - Tre squadre, quattro punti, un solo vincitore: ecco l’istantanea in cima all’Eccellenza dopo 15 giornate. Detta così sembrerebbe un classico stallo alla messicana da film western, con un triello che ci ricorda il celebre cult Il Buono, il Brutto e il Cattivo di Sergio Leone. Ad interpretare il buon Clint Eastwood della situazione è la Santegidiese, sia per il primato sia per l’assonanza con mister Buonocore. Pur mostrando fragilità che la rendono la peggior difesa tra le prime 3 della classe, la squadra vibratiana sta esprimendo il suo massimo potenziale offensivo fuori da Sant’Egidio: 18 punti in 7 partite la rendono una vera e propria capolista di trasferta.

In esterna i vibratiani sembrano non soffrire la pressione casalinga, quella di cui si nutre invece il Lanciano, secondo a sole due lunghezze di distanza. I frentani sono stati “brutti” in questo avvio di stagione, ma da quando si è seduto in panchina Pierantoni la musica è cambiata: 21 punti in 9 gare, con una media di 2.3 punti a partita. Statistiche raddoppiate rispetto al regno di Aquilanti, che in 6 partite aveva conquistato solo 10 punti, con una media di 1.6 punti a gara. Il Biondi è diventato un fortino quasi inespugnabile, con i rossoneri che hanno la miglior difesa e il miglior score casalingo di tutto il campionato con 19 punti in 8 partite. Le cinque vittorie consecutive hanno rilanciato i teatini, ma tra i numeri record emerge un dato psicologico su cui riflettere: la squadra segna di più nel secondo tempo ma lì diventa più vulnerabile, come un supereroe potente ma con punti deboli visibili. Altro neo sono gli scontri diretti con le dirette concorrenti, dove il Lanciano è crollato: 2-1 con la Santegidiese e 4-0 contro l’Angolana.

Sputano fiamme i dragoni, che hanno finalmente ritrovato la cattiveria per risalire la montagna e guardare la vetta, ora a 4 passi di distanza. Se Santegidiese e Lanciano lucidano le punte di diamante Dal Cason e Santirocco, duellanti per il trono di capocannoniere con 12 centri ciascuno, i nerazzurri puntano invece alla coralità piuttosto che al singolo: 37 reti in 15 giornate li rendono il miglior attacco del torneo, con il dato monstre di 2.5 gol a partita e la miglior differenza reti del campionato. Con Epifani non è scattata la scintilla, mentre con Memmo la squadra ha ritrovato compattezza e garra, come dimostrano i dati da “secondo tempo”: segna di più e subisce di meno dopo l’intervallo, diventando la squadra più in hype di questo momento, con 12 risultati utili consecutivi condite da un filotto di 6 vittorie nelle ultime 6. Numeri impressionanti se rapportati all’andamento di inizio stagione, ma fuori dal Petruzzi è ancora vulnerabile come Superman con la Criptonite.

Il campionato sembra un reality strategico dove ogni squadra ha superpoteri diversi: la Santegidiese corre libera in trasferta, il Lanciano diventa imbattibile nella sua arena, l’Angolana tira fuori le armi migliori nella ripresa. Sullo sfondo, prosegue la lotta delle teramane, impegnate su più fronti e ancora in cerca di risposte. A Mosciano c’è bisogno ormai di un esorcismo per spezzare la maledizione del Rodi: ancora 0 nella casella successi, 7 punti in 8 gare. In trasferta la squadra di Di Fabio vive invece il rovescio della medaglia, collezionando il miglior score del torneo a pari merito con la Santegidiese. Un effetto alla Dottor Jekyll e Mr Hyde, che ha portato i giallorossi ad uscire dalla griglia playoff. Dopo un solo successo in 6 uscite, domenica potrebbe già esserci un’occasione di riscatto: vincere sul campo della Folgore, come fosse un rito di purificazione esterno. Chi vive invece un trend positivo è la Torrese: dopo un Medioevo iniziale di 7 punti in 8 partite, la squadra di Del Grosso è passata al Rinascimento con 7 risultati utili consecutivi e la zona playoff ora a sole 4 lunghezze. Ispiratori del momentum giallorosso, Gobbo Carrer e Duarte, che hanno ritrovato fame e gol decisivi, pronti a trascinare i teramani anche nel difficile anticipo di sabato contro l’Angolana.

Rimane pericolante invece la situazione di Montorio e Pontevomano, che non riescono ad uscire dal letargo, intrappolati in ansie e paure difficili da prevedere in estate. Domenica sarà tensione vera nel derby, più Game of Thrones che calcio provinciale: si gioca la corona di regina del Vomano, ma soprattutto una pagina per invertire la rotta e non sprofondare.