Eccellenza, Santegidiese prim'attore del film tutto teramano
Mosciano troppo altalenante ed il Montorio rimane una "comparsa" alla disperata ricerca del riscatto
2025-11-11T11:56:00+01:00 - La Redazione
di Stefano Vecellio
TERAMO - Se l’Eccellenza fosse una serie Netflix, la puntata di questa settimana sarebbe per le teramane un mix tra gloria, crisi e redenzione. Nel folto cast della stagione la “star” assoluta è finora la Santegidiese, che vola come Maverick in Top Gun: 27 punti, 6 vittorie di fila, 11 risultati utili consecutivi e quella sensazione di chi sa di poter guardare tutti dall’alto. I vibratiani avvertono quel “bisogno di velocità”, come direbbero Tom Cruise e soci, per puntare dritti alla Serie D e in effetti la marcia dei giallorossi sembra davvero inarrestabile: personalità, qualità, ritmo e concretezza sono gli ingredienti della ricetta di mister Buonocore, che vince anche quando soffre, come in quel di Penne. I giallorossi però ancora non sembrano ai livelli carrarmato di Teramo e Giulianova, Lanciano e Angolana sono all’orizzonte, quindi la domanda è lecita: potranno “ammazzare” il campionato? Ai posteri l’ardua sentenza, ma se continuano così, si prospetta probabilmente un one man show.
Si sta girando un altro film invece in casa Mosciano, domenica prossimi avversari proprio della Sant. Dopo un ottimo inizio, la trama della squadra di Di Fabio sta prendendo infatti una svolta “tragica” inaspettata: la sconfitta a Celano e il primo k.o. casalingo del campionato contro il Lanciano pesano come macigni sulle ambizioni estive dei moscianesi, costruiti con l’obiettivo minimo dei playoff e oggi per la prima volta dopo 12 giornate fuori dalla griglia. I giallorossi vivono il Dark side of the Moon che cantavano i Pink Floyd, sembrano aver smarrito la bussola, o forse l’hanno scambiata con quella magica di capitan Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi: non sanno cosa cercare, quale direzione prendere, travolti da infortuni e disillusione, tra un campionato di vertice e uno mediocre.
Sa di comeback movie invece il cammino della Torrese, che con 2 vittorie nelle ultime 3 uscite sta scrivendo la propria rimonta. Numeri alla mano, a questo punto della stagione rispetto all’anno scorso il bilancio resta negativo con un minus di 6 punti, ma la squadra di Del Grosso pare essere tornata: la zona playoff dista ora appena 5 punti, segnale che la forza, come negli Jedi di Star Wars, scorre potente nei giallorossi. Certo, anche la zona rossa è lì, a soli 3 punti, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: come canterebbero i Queen, “Don’t stop me now”.
Rimanendo in tema musicale, la colonna sonora ad hoc per la stagione del Pontevomano sarebbe senza dubbio “Eye of the Tiger” dei Survivor. L’occhio della tigre per i gialloneri di Cifaldi deve però diventare routine e non eccezione per uscire dalle sabbie mobili dei bassi fondi. La vittoria sul Sambuceto è stata una boccata di ossigeno per la classifica, ma la strada è ancora lunga e tortuosa, come in Mad Max: Fury Road. La squadra sta cercando di ritrovare la mentalità giusta, quella da underdog della scorsa: a differenza del film di George Miller, qualche segnale di vita si vede.
Sull’altra sponda del Vomano non riesce a cambiare copione il Montorio, ultimo e ancora senza vittorie. Un dato che pesa come un vinile graffiato: il disco gira, ma la musica non parte mai. Il club paga le scelte sbagliate del mercato estivo e, nonostante la nuova guida tecnica di Cerasi, non si vede la svolta. Per cambiare le cose servirebbe un plot twist alla Stranger Things, ma per ora le api giallonere sembrano intrappolate in un loop temporale che nemmeno Nolan riuscirebbe a spiegare. Il percorso però è ancora lungo, l’Eccellenza resta un film ancora tutto da girare. Quindi pop corn alla mano, non ci resta che aspettare la prossima puntata.