Eccellenza: il paradosso delle teramane tra vetta e coda
Mosciano e Santegidiese sempre più in alto, arrancano la Torrese e le due vomanesi
2025-10-22T16:05:00+02:00 - Walter Cori
di Stefano Vecellio
TERAMO - Conoscete il problema di Monty Hall?
In una situazione di probabilità i concorrenti sono più orientati a cambiare la scelta più logica. Uno scenario che fin qui caratterizza l’Eccellenza delle teramane, sempre in bilico sul sottile filo tra ragione e paradosso. Se la ragione vorrebbe infatti le mura amiche un porto sicuro e le trasferte ostiche, il Mosciano sceglie l’opzione che sembrerebbe più illogica, ma che si sta rivelando la vera arma vincente di questo avvio di stagione dei giallorossi. In casa manca ancora la prima gioia, ma sono 5 su 5 le vittorie esterne per la squadra di Di Fabio, che se si giocasse sempre lontano dal Rodi guiderebbe la classifica al primo posto. Se il paradosso delle trasferte fosse una regola, al secondo posto ci sarebbe la Santegidiese, che fuori Vibrata ha collezionato ben 12 punti sui 18 totali conquistati finora. Un andamento illogico quanto vincente, che sta portando le due compagini teramane ad essere contendenti credibili per la promozione, guidate anche da un asset offensivo importante, con firme di rilievo come quelle di Dal Cason, D’Egidio, Massa e Bruni. Un’abbondanza che farebbe comodo a chiunque, soprattutto all’altra teramana del torneo, la Torrese, che di contro sta accusando la scarsa vena realizzativa del suo reparto avanzato: 8 gol in 9 giornate sono troppo pochi per le ambizioni della squadra di Del Grosso, in silenzio stampa dopo gli ultimi deludenti risultati. Il primo anno di rinascimento dopo il decennale regno di Cristofari non sta portando i frutti sperati, con i giallorossi che non vincono ormai da più di un mese e che in casa non trovano ancora i primi 3 punti della stagione. La società teramana è invischiata ora in zona playout, una regola che per adesso sembra governare la Val Vomano, con Pontevomano e Montorio che dopo una scorsa stagione esaltante, sono in piena zona salvezza. Le api, ultime in classifica e con ancora lo zero nella casella successi, stanno pagando un’estate travagliata e l’inesperienza della gioventù, ma il nuovo progetto Cerasi sta riportando entusiasmo all’ambiente. Continuità è invece l’elemento cardine su cui ruota l’ingranaggio del Pontevomano, con Cifaldi che come due stagioni fa è chiamato a ritrovare la chiave giusta per riaccendere il motore. La luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana da trovare per i due cugini gialloneri, ma la strada da percorrere è ancora lunga: il paradosso giusto è sempre dietro l’angolo.