Eccellenza, Cerasi scuote il Montorio: “E' vietato sbagliare”

Il tecnico accende la piazza: “Per me la salvezza è una sfida personale”

2025-11-19T17:22:00+01:00 - Walter Cori

Eccellenza, Cerasi scuote il Montorio: “E' vietato sbagliare”

di Stefano Vecellio

TERAMO - Conoscete il mito di Atlante?

Un potente Titano, punito da Zeus per essersi schierato contro di lui, a cui fu imposto di sostenere il peso della volta celeste sulle spalle. Un’immagine simbolica che richiama anche le “gesta” calcistiche del Montorio ’88, che dopo 18 lunghe partite senza vincere in casa hanno finalmente posato il mitologico fardello rompendo l’incantesimo contro il Pianella.

Il demiurgo dell’epica svolta è Luciano Cerasi, arrivato da poco più di un mese sulla panchina vomanese, che ha saputo regalare alle api giallonere la prima vera boccata d’ossigeno della stagione: “Donare di nuovo questa sensazione allo spogliatoio è stato importantissimo – racconta il tecnico -. Abbiamo iniziato la settimana con un’energia diversa. Dopo la bella reazione di Cupello, le sconfitte con la Fucense e l’Ovidiana ci avevano tolto certezze, ma adesso le stiamo ricostruendo, passo dopo passo”.

Il calendario non fa sconti: sabato ci sarà un nuovo esame contro il Sambuceto, ferito dalla manita subita contro la Torrese e quindi pronto a mordere. Cerasi non usa giri di parole: “Sarà uno scontro salvezza anche se siamo ancora nel girone di andata. Loro vorranno rifarsi in casa propria e saranno agguerriti. Non possiamo sbagliare: un passo falso vanificherebbe tutto, anche la vittoria di domenica sarebbe stata inutile. Entrambi ci giochiamo tanto, non sarà facile, ma per noi non ci sono scuse: dobbiamo fare risultato”.

La ricetta? Attenzione massima, fame e consapevolezza del momento: “Siamo in ritardo e in ogni partita dobbiamo cercare di fare punti” avverte il mister. Nonostante il cambio in corsa, la “cura” Cerasi sta dando i suoi frutti: 4 punti in 4 partite, uno in più di quelli conquistati con De Amicis nelle prime 9 uscite. Il gruppo sta assorbendo con rapidità i metodi del nuovo staff: “Sinceramente non mi aspettavo una risposta così immediata – confessa l’allenatore giallonero –. Abbiamo cambiato tanto, soprattutto a livello di metodologia lavorativa. Ma questi ragazzi hanno una predisposizione e una disponibilità impressionante: sembra che lavoriamo insieme da inizio stagione. È una cosa che in 22 anni di carriera mi è successa forse solo il mio primo anno a Giulianova”. E c’è un dettaglio che lo emoziona più di tutto: “Vado al campo col sorriso. Alleno un gruppo che mi segue e questo, per me, vale tantissimo”.

Lodi sì, ma anche qualche problema ancora da limare: “Pecchiamo un po’ di personalità. Sono bravi ragazzi, ma ci mancano due o tre figure di leadership, anche silenziosa. Per questo abbiamo preso D’Egidio in porta e arriverà un nuovo centrocampista a colmare la partenza di Manari. Dal mercato arriveranno rinforzi per ogni reparto, ma ovviamente devono essere compatibili con i nostri parametri economici e in questo momento non sono facili da trovare”. Sugli errori estivi, Cerasi non punta il dito: “Solo chi non agisce non sbaglia, la società ha lavorato per costruire una squadra competitiva. Sono andati via giocatori importanti e sostituirli non era semplice. A questo si aggiungono infortuni e squalifiche: alla fine sono tutte variabili che incidono”.

Dopo anni alla guida di squadre di vertice, il trainer giuliese ha deciso di subentrare per la prima volta in carriera in corso d’opera con una squadra all’ultimo posto in classifica. Una scelta nata da un’esigenza personale e umana: “Ho avuto molti colloqui in estate e dopo l’inizio della stagione – spiega – ma ho voluto fortemente Montorio per due motivi: il primo è che ho parlato con persone vere, e dalle ultime esperienze che ho avuto, ho capito che non è sempre scontato. Il direttore e la società mi hanno trasmesso fiducia immediata. E poi perché cercavo qualcosa che si riaccendesse dentro di me, degli stimoli che stavo perdendo. Dopo tanti anni avevo bisogno di nuove sensazioni: per me Montorio è una sfida personale”.

Con il futuro giallonero ancora da scrivere, il tecnico rievoca alla memoria le tante emozioni vissute in passato: “Se ripenso agli ultimi 6 anni, mi viene in mente sicuramente la finale playoff regionale a Pescara contro L’Aquila, con i tanti tifosi arrivati in massa da Giulianova per sostenerci. Eravamo una squadra giovanissima ma giocammo una grande partita. Penso poi ai miei anni con le Primavere e gli Allievi, ma anche al primo derby in Eccellenza al Fadini con il Teramo finito 2-2: l’ambiente, la preparazione tattica… sono tutti ricordi che mi hanno toccato, che mi hanno lasciato qualcosa dentro. Però devo dire che la vittoria di domenica contro il Pianella mi ha regalato una felicità che non provavo da tempo”. Il desiderio finale è che questa nuova esperienza in panchina possa avere la classica ciliegina sulla torta: “Se ci salveremo, sarà uno dei miei ricordi più belli. Io ho molta fiducia nelle nostre capacità, abbiamo tutto per risalire la china. Questa è una sfida che ho voluto io e voglio vincere a tutti i costi”.