Documento finanziario regionale, Paolucci: errori e superficialità, il Consiglio lo bocci
Il capogruppo Pd: imbarazzante sull'automotive, zero su politiche industriali e sulla sanità, sovrattasse per tutta la legislatura
2025-12-10T12:27:00+01:00 - La Redazione
PESCARA - “Il DEFR presentato dal Presidente Marsilio e dalla Giunta regionale di centrodestra è un documento che andrebbe respinto senza esitazioni. Oltre alla totale mancanza di concretezza sui temi strategici, assenza di una programmazione reale e superficialità nella redazione del testo, nonché errori imbarazzanti contenuti nel documento, dal riferimento all’ex AD Stellantis, ancora indicato in Tavares anziché Antonio Filosa, fino alle quattro righe sulla situazione della politica industriale. Basterebbe questo per capire la leggerezza con cui il DEFR è stato elaborato". Duro il commento del capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci sul documento di programmazione dell’esecutivo.
“Automotive ignorato, occupazione descritta in modo ingannevole - incalza Paolucci -. Il passaggio sul settore automotive è la fotografia del fallimento della visione industriale della Regione: sette righe appena, senza proposte, senza cenni ai PIR, alla riconversione produttiva, all’indotto e alla tutela dei livelli occupazionali. Un settore strategico ridotto a una nota marginale: è gravissimo. Sul fronte del lavoro, poi, i numeri riportati sono distorti. Il DEFR parla di crescita, ma omette che le ore di CIG sono aumentate del +168% in Abruzzo e del +242% a Chieti, oltre 10 milioni complessivi. Le fragilità diventano 'progresso', senza contare il fatto che anche CIG e i contratti a ore vengono definiti incremento occupazionale, nonostante siano posizioni temporanee e a reddito bassissimo. Su tasse, conti e norme, inoltre, la Regione è incoerente: mancano riferimenti alle addizionali regionali in aumento dal 2026, incremento che renderà l’Abruzzo la regione più tassata d’Italia, destinati a restare tali, perché nel documento non c’è nemmeno un cenno alla riduzione della pressione fiscale fino al 2028: si tira dritto ignorando famiglie e imprese. Sull’indebitamento la contraddizione è lampante: nel DEFR si scrive che non si farà ricorso al debito, ma nel bilancio previsionale lo si reintroduce. Coerenza zero. E anche sul punto di vista delle infrastrutture l’unica opera i cui lavori sono in cammino e che ricordiamo dopo gli anni di Marsilio è la fondovalle Sangro, peraltro fatta grazie al lavoro del centrosinistra nonostante la mole delle risorse avute. Critico anche il capitolo legislativo, che annuncia lo snellimento normativo dopo anni di leggi omnibus: inascoltabile, viste le tante leggi omnibus prodotti dal governo Marsilio. Su sanità e PNRR il quadro è allarmante il DEFR non offre alcuna visione sul sistema sanitario regionale: niente sulla rete ospedaliera, nessuna strategia per ridurre la mobilità passiva, edilizia ferma da otto anni. Sul PNRR Salute emerge addirittura un dualismo pericoloso: tecnologia acquistata rapidamente, ma Case e Ospedali di Comunità in forte ritardo, soprattutto a Teramo e Pescara; avanzamenti disomogenei a Chieti; risultati concreti solo all’Aquila sul fronte antisismico. Con un ulteriore allarme che anche dove le strutture saranno completate, rischieremo scatole vuote per mancanza di personale, quel fattore umano che la giunta dice di voler valorizzare, ma al quale continua a negare il trattamento accessorio: uno dei pochi casi in Italia. Dulcis in fundo le partecipate fuori controllo, contenziosi in aumento, le risorse continuano ad affluire senza risultati significativi, mentre i debiti fuori bilancio si moltiplicano. Siamo di fronte a un vero un disastro gestionale".
"In sintesi – conclude Silvio Paolucci – il DEFR è un testo privo di strategia, superficiale e inadatto a governare una fase così delicata. Non fotografa la realtà industriale, economica e sociale dell’Abruzzo: è propaganda mal fatta, con errori macroscopici dentro le carte. L’intero Consiglio regionale deve bocciarlo e pretendere dalla Giunta un documento vero, credibile, capace di guardare al futuro della nostra Regione”.