Cure territoriali, la Asl di Teramo presenta a San Marino il nuovo modello integrato

Riduzione fino al 96% del rischio di nuovo ricovero per i pazienti dimessi con questo modello

2025-12-19T12:57:00+01:00 - La Redazione

Cure territoriali, la Asl di Teramo presenta a San Marino il nuovo modello integrato

TERAMO - Un passo avanti decisivo nel mondo delle cure territoriali: la Asl di Teramo ha presentato uno studio sulla propria esperienza per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e la presa in carico al momento della dimissione ospedaliera. Un modello che integra il case manager infermieristico, le Uvm (unità di valutazione multidimensionale) aziendale, le Cot, l’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) entro 24 ore e i principi del decreto ministeriale 77, per garantire una continuità assistenziale tra ospedale e territorio come mai prima d’ora.

L’occasione è stata il 5° Congresso delle Cure Territoriali di San Marino, appuntamento nazionale dedicato quest’anno alle innovazioni professionali, organizzative e clinico-assistenziali nei luoghi della cura, dal domicilio alla residenzialità. All’evento la Asl di Teramo è stata rappresentata da Gianluca Azzellino, coordinatore infermieristico del Distretto Socio-Sanitario e dell’ADI di Atri e dottorando all’Università degli Studi dell’Aquila.

Durante il congresso è stato illustrato come il vecchio modello NAIOT sia stato utilizzato come base concettuale per sviluppare un modello combinato sperimentale, volto a ottimizzare la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. Il nuovo modello migliora concretamente il rientro a casa delle persone fragili, trasformando un’organizzazione complessa in un percorso chiaro e guidato. Il paziente e la famiglia vengono seguiti fin da prima della dimissione, con un riferimento unico, un’attivazione rapida dell’assistenza a domicilio, informazioni chiare e un supporto continuo. In questo modo, il passaggio dall’ospedale a casa non è lasciato al caso, le famiglie non sono sole e si riducono i rientri evitabili in ospedale.

I dati emersi dallo studio mostrano che i pazienti dimessi con questo modello presentano una riduzione fino al 96% del rischio di nuovo ricovero a distanza di 30 giorni, rispetto ai percorsi di dimissione standard.

Nel contesto attuale, in cui il Rapporto Agenas evidenzia criticità nell’assistenza domiciliare, la Asl di Teramo si distingue a livello nazionale, figurando tra le realtà più performanti per tasso di assistiti in ADI, confermando la tenuta del modello territoriale basato sulla presa in carico precoce e integrata.