Cresce del 10% il turismo estivo in Abruzzo
Confcommercio: bilancio positivo ma presenze a macchia di leopardo. Lavorare su destagionalizzazione
2025-09-30T10:17:00+02:00 - La Redazione

L'AQUILA - "La stagione turistica estiva, in Abruzzo, è stata tutto sommato soddisfacente per gli operatori del settore, con un aumento di presenze, in media, di circa il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2024, considerando la media regionale generale dei turismi abruzzesi, ma con una distribuzione dei vacanzieri a macchia di leopardo. Stiamo assistendo ad un turismo in piena evoluzione, che riflette le mutate abitudini dei consumatori, sempre più orientati a spalmare le vacanze nel corso dell'intero anno". Il presidente della Confcommercio Abruzzo, Giammarco Giovannelli, traccia un bilancio della stagione estiva, analizzando i principali indicatori raccolti dall'Osservatorio turismo Confcommercio, nei mesi che vanno da giugno e a settembre, rispetto ai diversi comparti.
Secondo il Focus sulle vacanze estive degli italiani, elaborato dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, sul piano nazionale sono stati 30,5 milioni gli italiani che hanno fatto almeno una vacanza, con un incremento di 1,5 milioni rispetto all’anno precedente. "Il trend abruzzese fa registrare un aumento complessivo dei circa il 10% delle presenze turistiche da giugno a settembre - evidenzia Giovanelli - ma con importanti differenze da territorio a territorio. Ad andare molto bene sono stati i piccoli borghi, trainati dalle vacanze en plein air e dall'eno-gastronomia: in questo caso sono state raggiunte punte del 50% in più di vacanzieri che hanno scelto l'Abruzzo come meta estiva rispetto allo scorso anno. I numeri relativi alla Costa e al turismo balneare, invece, evidenziano periodi di calo evidente, soprattutto nel mese di luglio e nella prima decade di agosto, mentre in testa e in coda alla stagione si sono rafforzate le presenze, anche in virtù dei prezzi più contenuti rispetto all'alta stagione. La permanenza media rilevata va dalle 4 alle 7 notti".
Sul fronte della spesa, il budget medio si attesta intorno a 1.170 euro a persona per l’intero periodo estivo, stabile rispetto all’anno precedente. "Esistono differenze significative mese per mese e a seconda delle diverse aree turistiche dell'Abruzzo - prosegue Giovannelli - a giugno la spesa è stata più contenuta, intorno ai 650 euro, tipica degli short break; a luglio è salita a 820 euro a persona, mentre ad agosto ha raggiunto la punta di 930 euro pro capite, dovuta sia a prezzi mediamente più alti sia alla preferenza per vacanze di lunga durata, che rappresentano il 60% delle scelte. Anche settembre si è chiuso con buoni segnali, principalmente per soggiorni brevi, con una spesa media di 750 euro persona. Per quanto riguarda le sistemazioni, il 21% dei pernottamenti ha riguardato gli hotel, seguiti dai bed & breakfast con il 17%".
Le case in affitto a breve termine rappresentano il 13% della scelta vacanziera in Abruzzo, mentre il 14% dei turisti arrivati in regione ha alloggiato in seconde case di proprietà o da amici e parenti. "Agriturismi, campeggi, villaggi vacanze e resort completano il quadro delle preferenze - afferma Giovannelli - le destinazioni privilegiate sono state città d'arte, montagna e piccoli borghi, mentre le destinazioni di campagna raccolgono il 6% delle preferenze. Dati e numeri che disegnano una regione, l'Abruzzo, in crescita sul fronte delle preferenze dei vacanzieri, aperta alle nuove destinazioni del turismo esperenziale, legato ai borghi e alla natura. In tal senso, è urgente intervenire sulle indicazioni che arrivano dalla domanda: la stagione estiva, spalmata su meno di cento giorni, è insufficiente per garantire una giusta marginalità aziendale: le infrastrutture per una destagionalizzazione vera del turismo sono poche e, spesso, inadeguate. Rispetto ai crescenti costi delle aziende turistiche la rilevazione delle sole presenze resta una magra consolazione anche rispetto agli investimenti realizzati per l'accoglienza turistica dagli imprenditori abruzzesi".
Per Giovannelli "urge una programmazione del territorio pubblico - privata per elevare gli standard dell'accoglienza turistica e garantire una fruibilità della 'destinazione Abruzzo' durante tutto l'anno. Le Dmc stanno lavorando proprio su questo, coinvolgendo giovani esperti e appassionati conoscitori dei nostri territori turistici".
"Sul turismo destagionalizzato stiamo lavorando, come Confcommercio - conclude il presidente - anche con gli enti locali, la Regione Abruzzo in primis, per consolidare l'offerta e promuovere il brand di un territorio che ha moltissimo da offrire: un mix affascinate di bellezze naturali, patrimonio storico, cultura ed enogastronomia che la rendono una méta imperdibile per i viaggiatori e che catalizza sempre un maggior numero di presenze anche dall'Estero".