Contratto Istruzione e Ricerca, Cgil: "Riduzione dei salari, non firmiamo"

Il no della FLC CGIL: aumenti troppo bassi e mancato recupero dell’inflazione, verso la mobilitazione del 12 dicembre

2025-11-08T09:52:00+01:00 - La Redazione

Contratto Istruzione e Ricerca, Cgil: "Riduzione dei salari, non firmiamo"

ROMA - Mercoledì 5 novembre 2025 l’Aran e i sindacati rappresentativi, ad eccezione della FLC CGIL, hanno sottoscritto l’ipotesi relativa al CCNL Istruzione e ricerca relativa al triennio 2022-2024. Per la FLC CGIL non sussistono le condizioni minime per la sottoscrizione dell’ipotesi in questione soprattutto per l’esiguità degli aumenti che coprono solo un terzo della perdita del valore d’acquisto relativo al triennio di riferimento. Peraltro ricordiamo che gli incrementi stipendiali previsti sono stati per oltre il 60% già erogati in busta paga sotto forma di indennità di vacanza contrattuale, sanciscono per il personale la riduzione programmata dei salari coprendo neanche un terzo dell’inflazione del triennio (6 % di aumenti a fronte di un’inflazione vicina al 18%).

Al di là delle roboanti dichiarazioni del governo e di quanti si dichiarano soddisfatti da questo rinnovo, ricordiamo che sottratto quello che già è presente in busta paga come anticipo di indennità di vacanza contrattuale gli aumenti effettivi andranno dai 42,44 euro di un collaboratore scolastico in prima fascia stipendiale agli 87,40 euro di un docente di scuola secondaria al più alto livello di carriera, ovviamente al lordo (in allegato le tabelle).
Riteniamo incomprensibile avere rinunciato a richiedere risorse specifiche e aggiuntive mentre in Parlamento è ancora in discussione la legge di bilancio 2026, come invece è avvenuto per altri settori.

Malgrado le premesse economiche che hanno reso difficile la trattativa non abbiamo mai rinunciato a svolgere la nostra funzione e a contrattare miglioramenti per il personale fino all’ultimo minuto come, ad esempio, sul versante delle relazioni sindacali per rafforzare il ruolo della contrattazione di istituto, il riconoscimento economico per alcune attività svolte dai docenti come ad esempio i coordinatori di classe, l’indennità di responsabilità per chi accompagna gli studenti durante i viaggi di istruzione e di disagio per docenti e Ata che lavorano su più sedi, l’aumento di tutte le varie indennità e il riconoscimento dei buoni pasto.

La FLC CGIL avvierà immediatamente i passaggi statutari per le valutazioni e le iniziative da assumere e consulterà le proprie RSU, gli iscritti, i lavoratori e le lavoratrici sui contenuti del CCNL attraverso una campagna di assemblee.
Non accetteremo passivamente il taglio di due terzi del potere di acquisto nel triennio di riferimento e non mancheranno di far sentire la nostra voce, iniziando una forte mobilitazione che sfocerà nello sciopero generale indetto dalla CGIL per il prossimo 12 dicembre.
Riteniamo necessario fermare la deriva di una politica versata, da un lato, alla sottrazione delle risorse a danno dei settori della conoscenza, dall’altro, all’impoverimento di chi vi lavora. - FLC CGIL Abruzzo Molise -