Comparti Sicurezza e Difesa, il Siap chiede un fondo nazionale per le forze dell'ordine

Da inserire nella prossima Legge di Bilancio per riconoscere il ruolo e il rischio quotidiano di chi tutela dei cittadini

2025-11-13T12:19:00+01:00 - La Redazione

Comparti Sicurezza e Difesa, il Siap chiede un fondo nazionale per le forze dell'ordine

ROMA – Il SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), insieme all’ANFP (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia), ha promosso un’iniziativa concreta e condivisa, aperta a tutte le rappresentanze sindacali dei Comparti Sicurezza e Difesa: la proposta di istituzione di un Fondo Nazionale dedicato alla specificità del personale dei comparti, da inserire nella prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo è garantire un riconoscimento economico e previdenziale adeguato al ruolo, alla responsabilità e al rischio quotidiano affrontato da chi indossa un’uniforme per tutelare la sicurezza dei cittadini e la stabilità del Paese.

“La sicurezza non è un costo, ma un investimento per il futuro dell’Italia. La nostra proposta non mira a introdurre privilegi, ma a sancire un atto di responsabilità dello Stato verso il personale che, ogni giorno, garantisce la sicurezza anche a costo della propria vita”, ha dichiarato Giuseppe Tiani, Segretario Generale del SIAP.

Il Fondo Nazionale proposto intende:

  • Rafforzare il potere d’acquisto e il trattamento previdenziale del personale dei comparti;
  • Riconoscere la specificità professionale e il rischio insito nel servizio;
  • Superare la logica delle indennità accessorie legate a contingenze politiche, ponendo al centro una visione strategica e strutturale della sicurezza;
  • Promuovere un uso più efficiente delle risorse pubbliche, destinandole al controllo del territorio e al rafforzamento operativo.

Per sostenere il percorso legislativo, è stata avviata una raccolta firme aperta a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei Comparti Sicurezza e Difesa.

L’invito del SIAP e dell’ANFP è a partecipare senza distinzione di appartenenza sindacale, in nome di un obiettivo comune: il riconoscimento concreto della specificità di chi serve lo Stato. Le risorse richieste saranno allocate all’interno della Legge di Bilancio, come illustrato nella proposta disponibile sul sito del SIAP e presso le Segreterie Regionali e Provinciali.

“Il sostegno di ogni operatore è un atto di responsabilità collettiva. Lo Stato deve onorare il valore e la dedizione di chi ogni giorno lavora per garantire sicurezza, legalità e libertà”, ha concluso Tiani.