Casa del Popolo a D'Alberto: "Basta promesse, rompere subito gemellaggio con Rishon Le Zion"
Il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto aveva pubblicamente preso impegno a rompere il gemellaggio durante lo sciopero generale del 3 ottobre
2025-10-26T17:33:00+01:00 - La Redazione
TERAMO - I sionisti si sono mostrati spregevoli e assetati di sangue in passato come oggi. Una tregua fasulla e fatta ad hoc per provare a pulirsi l’anima dal sangue dei palestinesi, violata innumerevoli volte, già dal primo giorno di cessate il fuoco, non li rende ora presentabili.
La città sionista di Rishon LeZion non la riconosciamo come gemellata. Non vogliamo nessun legame con lo stato genocida di Israele.
Le tregue non cambiano la natura coloniale dello stato sionista, e nel business della ricostruzione risiede il cinismo della parola pace in bocca a chi si arricchisce sulla distruzione altrui.
Il sindaco di Teramo ha pubblicamente preso impegno a rompere il gemellaggio durante lo sciopero generale del 3 ottobre. Ad oggi non ci risulta essere stato fatto ancora nulla!
Il tempo delle parole è finito! Pretendiamo che il nome di Teramo non venga mai più infangato perché nulla può e deve legarci a uno stato genocida.
Casa del Popolo