16/09/2025 - Walter Cori
TERAMO - La città non ci sta; non condivide il divieto alla trasferta di Giulianova e, ancora di più, il divieto imposto ai tifosi neroverdi per la gara seguente da giocarsi al Bonolis.
C'è dell'altro, ma questo riguarda chi autorizza l'anticipo al sabato della partita tra Chieti e Sammaurese: nulla contro chi cura i propri interessi (i due clubs indistintamente) ma come non tener conto del fatto che il Teramo Calcio, quando si arriverà al turno infrasettimanale, avrà usufruito del 25% di riposo in meno degli avversari dopo aver giocato un vero derby che rimane gara a sé sotto tutti i punti di vista, anche fisico e psicologico?
Resta, poi, il comun denominatore che passa per i divieti e se, parlando di Giulianova, tornano a galla gli incidenti non atavici di Via Cupa e quelli successivi in A14, ci chiediamo a cosa si faccia riferimento per la gara contro i teatini, considerando che in campionato le due tifoserie non si incrociano da undici anni ed oltre: 20 ottobre 2013 (2-0 per i biancorossi) e 26 febbraio 2014 (vinse il Teramo all'Angelini 1-2).
Nessun vittimismo, sia chiaro, ma appare evidente che, di questo passo, si andrà dritti dritti verso un totale appiattimento della componente "tifo organizzato e non" che, al contrario, è l'essenza del gioco del calcio.
Non sarà mai una diretta televisiva (con Super J che va comunque ringraziata) a sviluppare in maniera soddisfacente questo tema, che resterà incompiuto.