Calcio D, Teramo ed Ancona realtà diverse
Dal punto di vista societario non c'è competizione ma qualcosa in comune esiste...
2025-11-21T11:29:00+01:00 - Walter Cori
TERAMO - Lo narra la cronaca quotidiana.
Oggi sulle pagine del Corriere Adriatico leggiamo che in terra dorica, dove si punta al ritorno tra i professionisti tanto quanto a Teramo, siano in corso delle riunioni societarie degli attuali rappresentanti per valutare tre diverse proposte, una anche straniera, atte a completare l'assetto o a cederne il controllo: siamo dinanzi ad una realtà dai trascorsi non illustri ma di più.
Niente di strano, se non una certezza: l'attuale proprietà non disdegna affatto l'eventualità di nuovi ingressi a condizione che esistano le necessarie garanzie preliminari. E' come dire che, ove ce ne fossero, le porte potrebbero aprirsi. Maggiori e migliori certezze, quindi, verrebbero valutate. E a Teramo?
Qui si parla solo di calcio, non di altro, fortunatamente. Dopo l'uscita mista ad un addio clamoroso, i successivi arrivi milionari e di soci non teramani produssero l'addio al calcio ma, fortunatamente, rappresentano il passato, al quale sono seguiti i circa sei anni della sana rinascita.
In tanti lo hanno capito, e c'è chi ci scrive: "Quel che sta facendo questa società vale più di una vittoria del campionato: ci ha ridato il Teramo Calcio che è un bene prezioso che altri ci avevano tolto. Ci ha ridato lo stadio, ci ha ridato le domeniche... tutte cose che avevamo perso. Non dovremo mai finire di ringraziarli, anche dovendo patire, ad oggi, la forza dell'Ostiamare".
Bello, vero?
Ultima annotazione: le tifoserie del Teramo e dell'Ancona, oltre al biancorosso, da un altro elemento sono comunque accomunate: la poca simpatia calcistica per i colori bianconeri.