22/09/2025 - La Redazione
TERAMO - Gestione stadio Bonolis: cronaca di un disastro annunciato e…. di un siparietto pirandelliano! In effetti, in una Teramo mestamente avviata a un lento e inesorabile declino che ci relega a Cenerentola d’Abruzzo e nella quale ormai la Giunta taglia i nastri anche per la riparazione di un tombino, come ampiamente a suo tempo previsto, denunciato e formalmente scritto, gli esiti negativi dei bandi di gara espletati negli ultimi tempi hanno confermato come l’accordo transattivo formalizzato dal Comune e dall’ex gestore privato si sia rivelato scellerato, dannoso e incomprensibile.
Dopo averlo avversato in tutti i modi in Consiglio Comunale dove ho votato insieme ai colleghi di opposizione ovviamente contro la sua approvazione, ricordo che in un comunicato stampa dell’ottobre 2024 riepilogavo per una migliore comprensione degli, come sempre, ignari cittadini teramani 8 mega-bugie/balle raccontate dal Sindaco sulla vicenda e sulla presunta convenienza dell’accordo commentando “si, e’ vero, il 30 settembre è stata una giornata “epocale” per Teramo, ma di bugie, di prese in giro della città e dei tifosi, di ingenti danni economici e delle consuete e ingiustificate dichiarazioni enfatiche e non vere per una triste vicenda creata e complicata per oltre quattro anni dall’attuale amministrazione”.
Ebbene lo scomposto e per certi versi pirandelliano siparietto intercorso negli ultimi giorni sulla stampa tra il Sindaco di Teramo e l’Ing. Iachini impongono un momento di riflessione in quanto il durissimo j’accuse di quest’ultimo, proprio perché proveniente da lui, è apparso del tutto incredibile e bizzarro tanto da indurmi quasi a un sentimento cristiano di compassione per il Sindaco che pur essendo un Sindaco “piccolo, piccolo” viene ormai attaccato, bistrattato e criticato violentemente anche da una persona alla quale ha fatto del bene. Poverino, sono affranto!
E sì perché la denunciata assurdità e scelleratezza dell’accordo, annunciato con i soliti toni trionfalistici dal Sindaco “piccolo, piccolo” passava proprio per il fatto che era chiaro che, come di seguito riepilogo, nell’operazione e nell’annullamento della convenzione chi ci avrebbe guadagnato era solo la Soleia:
E allora: nel leggere il j’accuse dell’Ing. Iachini se da una parte ho molto apprezzato che del tutto correttamente l’Ing. in qualità di Cittadino ha dichiarato "non ci sto" agli sprechi di denaro pubblico, all’incapacità e all’inefficienza dell’Amministrazione per la cattiva gestione della questione stadio, dall’altra parte non posso però non notare che quando si è trattato di sottoscrivere lo scellerato accordo transattivo innanzi descritto con un totale sperpero di denaro pubblico e con il trasferimento della somma di oltre 5 milioni di euro e della “patata bollente” della gestione ordinaria e straordinaria dello Stadio al Comune l’Ing. Iachini “ci è stato”. E pensare che lui avrebbe potuto insistere per la domanda di arbitrato che a suo dire lo avrebbe visto vincitore.
La cosa incredibile è che, dall’altra parte, anche il Sindaco “piccolo, piccolo” avrebbe potuto attendere l’esito dell’arbitrato in quanto, a dire degli illuminati consulenti legali del Comune anche nel corso del Consiglio Comunale, l’esito sarebbe stato favorevole. Città strana Teramo.
In ordine, infine, alle critiche dell’Ing. Iachini sul comportamento dell’opposizione sulla vicenda ritengo che o, preso dalla verve polemica ha dimenticato che in sede di approvazione della delibera consiliare l’opposizione ha votato contro mantenendo sempre, nel rispetto degli strumenti democratici che le sono attribuite dalla legge, un comportamento netto e deciso di contestazione della transazione e dell’operato dell’amministrazione oppure non ha gradito proprio il fatto che l’opposizione era contraria. Avendo da sempre stima per l’Ing. Iachini propendo sicuramente per la prima ipotesi.
In ogni caso, per far stare tutti tranquilli e per la tutela dei cittadini, una cosa è certa: la vicenda dello stadio è oggetto di approfondimenti che saranno sottoposti al vaglio delle competenti Autorità. I soldi pubblici non vanno sperperati in quanto sono dei cittadini e vanno amministrati e gestiti nel loro esclusivo interesse e per il bene della comunità. - Carlo Antonetti -