Bilancio, ALI Abruzzo in audizione: tredici proposte per Comuni e territori

Il pacchetto presentato in Prima Commissione in Consiglio regionale: da viabilità e coesione territoriale al sostegno delle fasce fragili

2025-12-20T10:11:00+01:00 - La Redazione

Bilancio, ALI Abruzzo in audizione: tredici proposte per Comuni e territori

L'AQUILA - Sostegno ai Comuni, tutela dei più fragili, coesione territoriale. Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo, ha presentato in audizione in Prima Commissione in Consiglio regionale tredici proposte elaborate dall’associazione di Comuni in vista dell’approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2026/2028.

Tra queste: quindici milioni da assegnare ai Comuni, attraverso criteri oggettivi e principio di rotazione, per interventi per la viabilità; creazione di un fondo affitti regionale e di un fondo per contrastare la povertà energetica; stanziamenti adeguati e programmazione a beneficio della vita indipendente, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, delle persone con disabilità. Poi Radica ha sottolineato la necessità di un’azione decisa contro la violenza di genere attraverso l’integrazione del reddito di libertà e il potenziamento della rete dei centri antiviolenza e dei consultori familiari, di maggiore considerazione del problema della salute mentale anche attraverso il sostegno ai Comuni, di impegni incisivi nel campo sanitario sui versanti ad esempio della capillarità dei medici di famiglia e del miglioramento dei servizi territoriali. Inoltre, ha detto, i Comuni vanno sostenuti nel contrasto agli eventi climatici estremi e nel monitoraggio della qualità dell’aria, occorre valorizzare il tessuto dei centri commerciali naturali, prevedere per gli under 25 tariffe agevolate per il trasporto pubblico.

Il presidente Radica dichiara: “Sulla questione viabilità ci siamo spesi molto in questi giorni, arrivando ad ottenere la sottoscrizione da parte di un consistente gruppo di sindaci, anche oltre la nostra associazione, di un appello che chiede che i consiglieri regionali rinuncino alle risorse discrezionali per interventi urgenti. In generale il dibattito di questi giorni, concentrato sui tagli necessari per fare fronte al deficit sanitario, ci preoccupa, perché il rischio è che siano Comuni e territori le prime vittime di risparmi e restringimenti di spesa, con ulteriori, gravi conseguenze per le categorie più deboli, a cui in molti casi l’impegno degli enti locali è indirizzato. Proprio per questo siamo convinti che nella redazione delle leggi economiche siano gli enti territoriali e le fasce più fragili i primi a dovere essere tutelati: il nostro pacchetto di proposte si basa su questa idea”. - Ufficio Stampa -