Bando per i Comuni sotto i 30mila abitanti. M5S: "Dubbi sollevati dai Comuni meritano chiarezza"

M5S fa accesso agli atti: "presenteremo esposto alle autorità competenti e chiediamo il ritiro e la rimodulazione dell'avviso"

2025-10-08T17:57:00+02:00 - La Redazione

Bando per i Comuni sotto i 30mila abitanti. M5S: "Dubbi sollevati dai Comuni meritano chiarezza"

PESCARA - “Prendere in giro i piccoli comuni abruzzesi con una procedura al sapore di clientela, che innesca la gara a chi arriva primo, è l’ennesima beffa firmata dalla Regione Abruzzo a trazione Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Il bando, approvato con la Determinazione n. 108 del 3 ottobre 2025, prevede l’assegnazione dei fondi in ordine cronologico di arrivo delle domande, senza alcuna valutazione di merito, priorità strategica o graduatoria trasparente. Un sistema inaccettabile, che trasforma una misura pubblica in una corsa contro il tempo, dove a vincere potrebbe essere non chi ha più requisiti e necessità, ma chi è stato informato prima".
 
"Si rischia di trasformare cosi un’opportunità di sviluppo per i territori più in difficoltà, nell’ennesimo atto di favoritismo posto in essere da questa Giunta regionale. Chiederemo, perciò, attraverso un esposto alla Procura una verifica approfondita da parte degli organi competenti sulla legittimità della procedura e pretendiamo che la Giunta e il Presidente Marsilio si attivino per il ritiro immediato dell’Avviso riproponendolo con modalità degne dell’istituzione che rappresentano” Così la consigliera regionale del M5S Erika Alessandrini e il Capogruppo Francesco Taglieri, commentando il bando destinato ai Comuni sotto i 30.000 abitanti, che assegna oltre 8,2 milioni di euro per il 2026 sulla base di chi arriva primo nella presentazione delle domande. 
 
“I soldi pubblici – continuano – devono essere utilizzati con trasparenza, regole chiare ed essere destinati prioritariamente ai territori che ne hanno più necessità. Su questo non faremo alcun passo indietro. Inoltre vogliamo sapere come sia stato possibile che, pochi minuti dopo la pubblicazione non preannunciata del bando, alcuni Comuni abbiano presentato richieste complete di progetti. Appare evidente che per riuscirci probabilmente bisognava conoscere in anticipo non solo il giorno, ma addirittura l’ora esatta di uscita dell’avviso: le 15:30 di lunedì 6 ottobre, quando generalmente gli uffici comunali sono chiusi. Se, consultando data e ora delle PEC pervenute emergerà il legittimo dubbio che alcuni comuni siano sia stati informati preventivamente, favorendo magari chi appartiene a una rete politico-amministrativa gradita al centrodestra, saremo davanti a un fatto gravissimo sul quale non faremo sconti a nessuno". 
 
"I cittadini dei piccoli comuni - concludono Alessandrini e Taglieri - meritano rispetto, non favoritismi mascherati da opportunità. Intanto per consentire il corretto utilizzo dei fondi pubblici la Regione ritiri subito il bando e proceda alla pubblicazione di un nuovo avviso basato su criteri oggettivi, chiari e meritocratici, che garantiscano pari opportunità a tutti i Comuni abruzzesi. Su tutte le altre questioni sollevate affideremo la questione alle autorità competenti".