Bagarre nel Consiglio comunale di Tortoreto, Di Bonaventura ha abbandonato l'Aula
Sotto accusa il project per i parcheggi a pagamento e la commissione di indagine sugli ammanchi
2025-12-19T10:31:00+01:00 - La Redazione
TORTORETO - Il consigliere Mauro Di Bonaventura ha abbandonato i lavori del Consiglio comunale di Tortoreto nella seduta di ieri, contestando una gestione ristretta alla sola ordinaria amministrazione, senza affrontare temi centrali di interesse pubblico.
Project financing sosta a pagamento: calendarizzato dopo richiesta in Aula.
In data 12 dicembre Di Bonaventura e altri consiglieri hanno depositato una mozione (art. 58 del Regolamento) per discutere il project financing sulla sosta a pagamento, allegando analisi economiche che stimano un aggravio di 7,6 milioni di euro per i cittadini in 23 anni e un minor introito comunale di 2,9 milioni di euro rispetto alla gestione diretta. L'Amministrazione non ha fornito controdeduzioni tecniche né calendarizzato la mozione nel primo Consiglio utile.
Nella seduta di ieri, Di Bonaventura ha richiamato l'art. 58 del Regolamento per chiedere che fosse il Consiglio stesso a votare la calendarizzazione della mozione. La richiesta è stata approvata e il project financing verrà discusso nel prossimo Consiglio Comunale. Tuttavia, la necessità di dovere ricorrere a questa procedura testimonia l'ostruzionismo sulle questioni di trasparenza economica.
Commissione d'indagine bloccata, regolamento rimandato.
In qualità di Presidente della Commissione di indagine, Di Bonaventura ha richiesto il 22 ottobre la proroga dei lavori per chiarire ulteriori responsabilità sugli ammanchi, ma la richiesta non è mai stata iscritta all'ordine del giorno di tre sedute consecutive. Inoltre, manca ancora – dopo un anno – la riforma del Regolamento del Consiglio promessa dal Sindaco, necessaria anche per tutelare i diritti di rappresentanza di chi non appartiene più a un gruppo strutturato.
La scelta di abbandonare i lavori: "Non avvallo con la mia presenza un Consiglio che evita di discutere in modo tempestivo un project financing da milioni di euro e che impedisce alla commissione di indagine di arrivare fino in fondo - dichiara Di Bonaventura -. Sebbene la mozione sia stata calendarizzata, rimane il fatto che la trasparenza dovrebbe essere la norma, non un diritto da conquistare in Aula. Continuerò a informare i cittadini su questi temi attraverso iniziative pubbliche".