Automotive, Magnacca: "Marinelli si scusi con i lavoratori"
"La Giunta è impegnata a livello nazionale ed europeo" dichiara l'assessore
2025-10-09T13:32:00+02:00 - Walter Cori

L'AQUILA - Il segretario regionale del PD Marinelli deve avere il coraggio di chiedere scusa ai lavoratori abruzzesi.
Se si parla di crisi del mercato dell’automotive la responsabilità è da imputare esclusivamente alle forze politiche che fanno riferimento alla sua area: precisamente a quanti a livello europeo hanno fatto una scelta fortemente ideologizzata, del tutto sganciata dalle realtà industriali italiane ed europee a favore del solo elettrico (bocciato dai consumatori europei visto che questo mercato non arriva al 15%) oltre a non aver esercitato, il suo Governo, in nessun modo la Golden Power rispetto a Stellantis, lasciando la Francia come unico Paese in grado di governare l’unica azienda automobilista italiana (ex Fiat confluita in Stellantis).
Scelta che ruota attorno all’utilizzo del motore elettrico in cui convertire l’intero parco automobilistico europeo entro il 2035, senza alcuna scelta possibile alternativa pur in presenza di prove di abbattimento delle emissioni.
E’ evidente che la compressione delle vendite è dovuta alla scarsa domanda di acquisto di auto elettriche (bocciate dai consumatori per i costi e i rifornimenti), ma anche per quelle a motore endotermico, scartate perché si tiene conto della stretta scadenza dei tempi di utilizzo stabilite in sede europea.
La normativa fortemente ideologizzata e inflessibile del green deal sta distruggendo l’industria automobilistica europea a tutto vantaggio di quella cinese.
Quale politico dotato di buon senso compie scelte contrarie all’interesse della comunità di riferimento che in questo caso coincide con quella europea?
Pensi a tutto questo Daniele Marinelli e faccia qualcosa di concreto per i lavoratori del comparto, perché le polemiche non aiutano i lavoratori.
Si riconoscano le responsabilità gravissime nello stallo del mercato dell’automotive una volta per tutte e lavori per far confluire la sua parte politica nella direzione che sostenga un cambio di passo in Europa rispetto alla giusta transizione, che deve essere sostenuta da grandi investimenti e deve essere soprattutto democratica, cioè non lasciare nessuno indietro.
Così non va.
Si cambino le posizioni di chi in Europa ha causato tutto questo che ha portato alla chiusura e ai licenziamenti dei lavoratori in molte fabbriche europee (cosa non accaduta per nessuno stabilimento italiano anche grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali).
Solo così si aiutano i lavoratori, non con polemiche del tutto inutili rispetto al fine.
Lo sforzo della sostenibilità deve essere dunque nel segno anche di quella sociale. Possiamo permetterci di sacrificare da un giorno milioni di lavoratori sull’altare dei veicoli cinesi?
Regione Abruzzo ha fatto sentire la sua voce con Marco Marsilio con il suo parere sulla Giusta Transizione e in sede di assemblea dell’Automotive Regions Alliance (ARA) sostiene da tempo per l’Europa una maggiore flessibilità tecnologica e un approccio di "neutralità tecnologica" per supportare l'industria in crisi e considerare anche carburanti rinnovabili ed ecocarburanti.
Proprio giorni scorsi a Monaco di Baviera abbiamo presentato, ricevendo il voto unanime delle 39 Regioni aderenti all’ARA, la mozione dell’Abruzzo che ribadisce questi concetti ed aggiunge alla libertà di scelta tecnologica, la flessibilità nella disciplina sui fondi europei che consente l’utilizzo a tutte le aziende degli strumenti ordinari per sostenere medio tempore la riconversione dell’industria, oltre che un fondo straordinario (come è stato fatto in Cina).
Regione Abruzzo ha utilizzato i fondi pubblici per la ricerca e innovazione, per la riqualificazione professionale e il miglioramento dei costi di trasformazione. A disposizione anche il Piano di Riconversione e Riqualificazione per supportare progetti di rilancio delle aree colpite da crisi industriali per favorire la nascita di nuove attività, la riconversione di impianti esistenti e la creazione di posti di lavoro.
Il Dipartimento Attività produttive ha impresso una svolta decisa nell’utilizzo dei fondi europei FESR e FSE+ sostenendo la competitività delle imprese, promuovendo la digitalizzazione e rafforzando la ricerca - Tiziana Magnacca, Assessore regionale -