Asl e Garante privacy: "Perché l’azienda si è affidata ad uno studio esterno?"
Paolucci e Pietrucci (PD): "Presenteremo un’interpellanza sull'azione da 130.000 euro"
2025-11-13T18:24:00+01:00 - Walter Cori
L'AQUILA - "Nell’agosto 2023 l’allora Manager della Asl1, Ferdinando Romano, si rivolse per la cifra di 130mila euro, allo studio E-lex per affrontare la procedura messa in atto dall’autorità Garante per la privacy e finalizzata a stabilire le eventuali responsabilità dell’azienda per il furto dei dati personali di 10.631 persone durante il famoso e pesantissimo attacco hacker del 3 maggio precedente. Come noto la Asl verrà poi graziata dal Garante con un semplice ammonimento. Come rivelato pubblicamente dalla trasmissione Report di Sigfrido Ranucci però, esiste un rapporto tra lo studio E-Lex individuato dalla ASL 1 e l'autorità Garante per la privacy: si chiama Guido Scorza, membro del collegio del Garante e fondatore dello studio E-Lex dove attualmente lavora sua moglie". “Presenteremo un interpellanza per fare luce sull’accaduto e capire per quale motivo si sono spesi 130mila euro per uno studio legale esterno quando si sarebbe potuto fare ricorso a professionalità all’interno della stessa ASL”, scrivono il capogruppo del Partito Democratico in regione, Silvio Paolucci e il consigliere Pierpaolo Pietrucci. “Quale rapporto c’è dietro l’individuazione dello studio E-Lex ?” si chiedono i due consiglieri determinati a conoscere "...la verità che ha portato la Asl aquilana a essere vittima di uno dei più grandi attacchi hacker mai avvenuti in Italia per poi essere solo ammonita dal Garante, in quello che dall’inchiesta di Report ha tutta l’aria di configurarsi come un conflitto d’interessi".