ARPA, sul trasferimento manca chiarezza
Matteucci (UGL): “Atti ancora inaccessibili: comportamento inaccettabile”
2025-09-23T13:19:00+00:00 - Walter Cori

TERAMO - “Siamo costretti, nostro malgrado, a rendere pubblica una vicenda che riteniamo grave e lesiva non solo del nostro ruolo come organizzazione sindacale, ma anche dei principi di trasparenza, correttezza e accesso agli atti che dovrebbero guidare l’operato delle istituzioni pubbliche”.
Con queste parole Stefano Matteucci, Segretario Regionale UGL Salute Abruzzo, commenta la mancata trasmissione dei documenti relativi al trasferimento e alla ricostruzione della sede teramana dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), tema discusso nelle sedute della Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale svoltesi il 19 e 24 luglio scorsi.
“Purtroppo – continua Matteucci – entrambe le sedute si sono concluse senza alcun esito concreto, anche a causa di un evidente disinteresse politico verso la gestione economico-amministrativa di un ente pubblico strategico come l’ARPA. Su questo tema abbiamo già espresso forti perplessità in passato e torneremo a farlo, soprattutto dopo il completamento del trasferimento a Sant’Atto”.
Dopo quelle sedute, UGL Salute Abruzzo ha più volte richiesto formalmente l’accesso agli atti prodotti dai soggetti coinvolti, tra cui ARPA e ARAP, nonché ai verbali delle due riunioni della Commissione, con una nota ufficiale inviata il 25 agosto. Tuttavia, nonostante le rassicurazioni ricevute dal Presidente della Commissione, Sandro Mariani, a oggi non è stato trasmesso alcun documento.
“Un comportamento inaccettabile – sottolinea Matteucci – soprattutto considerando che siamo stati i promotori della richiesta che ha portato all’attivazione della Commissione, inoltrata a tutti i consiglieri regionali il 25 maggio, e che abbiamo preso parte ai lavori in qualità di auditori nella prima seduta e uditori nella seconda. È paradossale che, mentre a noi viene negato l’accesso agli atti, la documentazione da noi stessi prodotta sia stata prontamente trasmessa al Direttore Generale di ARPA, consentendogli di chiedere il rinvio dei lavori e predisporre per tempo le proprie controdeduzioni”.
“Non ci fermeremo – conclude Matteucci –. Porteremo avanti questa battaglia in tutte le sedi competenti, con determinazione e senso di responsabilità, certi che la verità e la trasparenza siano doveri inderogabili nei confronti dei cittadini e dei lavoratori che rappresentiamo”.