Aree interne, Pietrucci: "Per la copertura basterebbe eliminare la Legge mancia"

Decine di Sindaci hanno preso parte alla giornata di studio

2025-10-06T17:00:00+02:00 - Walter Cori

Aree interne, Pietrucci: "Per la copertura basterebbe eliminare la Legge mancia"

L’AQUILA – La giornata di studio e confronto organizzato alla Sala Ipogea del Consiglio Regionale dal Comitato per le Legislazione è stato per me, figlio delle aree interne montane, grazie al confronto e alla giornata di lavoro con i sindaci, un nuovo momento di crescita personale per l’impegno politico che svolgo da Consigliere Regionale.

Insieme a decine di sindaci di tutto l’Abruzzo interno, ho presieduto il “Tavolo Territorio, Infrastrutture e Trasporti” nel corso della giornata di studio e confronto. Ho raccolto indicazioni, idee e proposto anche soluzioni, come credo sia doveroso per invertire una tendenza allo spopolamento e al disservizio che perdura da anni nonostante gli interventi legislativi e i soldi stanziati. Trasporti efficaci ed efficienti sono indiscpensabili, hanno riferito tutti i sindaci del tavolo , per poter garantire a chi vive in aree disagiate e montane un servizio fondamentale. Ci faremo promotori, con il Comitato per la Legislazione, egregiamente presieduto dalla Collega Carla Mannetti e di cui mi onoro di essere Vice Presidente, di una nuova proposta legislativa che sappia raccogliere le istanze che provengono dai reali bisogni delle persone che vivono in quei comuni che sono la gran parte della regione Abruzzo fino ad arrivare magari ad avere un Testo Legislativo Unificato. E personalmente mi farò promotore con la mia parte politica, per prevedere nel prossimo la gratuità del trasporto pubblico per i cittadini e il potenziamento del numero delle corse, oltre all’eliminazione del bollo auto per chi vive nell’Abruzzo interno. Per salvare le aree interne non servono le chiacchiere ma una vera e propria “rivoluzione”: serve cioè il cambiamento dello stato di cose.
Bisogna attivare inoltre, come proposto dal candidato presidente del centro sinistra Luciano D’amico il biglietto unico “Abru” per la cui adozione serve la copertura di bilancio di 15 mln di euro.

Interventi fattibilissimi anche per i costi a carico della Regione: basterebbe eliminare la Legge mancia e si troverebbe la copertura in bilancio per queste misure indispensabili e rivoluzionarie per le aree interne dell’Abruzzo.
Inoltre c’è bisogno di coordinare tutte le misure economiche previste a vari livelli: dalla Regione, al Governo Centrale passando per l’Europa su cui è necessario operare con una vera e propria “strategia di sistema”. Per troppo tempo, soprattutto negli ultimi anni, infatti, si è agito senza alcun coordinamento e pianificazione organica tra i livelli istituzionali (compito che dovrebbe svolgere sopratutto la Regione e non lo ha fatto), tanto che in diverse aree omogenee, più Comuni della stessa area,hanno avuto accesso a finanziamenti pubblici, realizzando doppioni di infrastrutture.
Ed è poi una presa in giro riempirsi la bocca di turismo, quando di sabato e di domenica, nei ponti feriali e nelle festività, le località a vocazione turistica estiva ed invernale sono prive di trasporto pubblico e non c’è ombra alcuna del cosiddetto sistema a chiamata che pure è stato tanto reclamizzato (siamo all’assurdo che il capoluogo di Regione non ha un collegamento diretto di autobus pubblico, con l’aeroporto). Infine si registra allo stato la mancanza di tavoli intersettoriali di confronto e dialogo di diversi soggetti preposti al funzionamento del trasporto pubblico locale tanto che assistiamo a sovrapposizioni di corse treno – autobus quando si potrebbero organizzare orari differenziati che offrirebbero più corse e un risparmio economico non irrilevante di denaro pubblico.
Lavoreremo nei prossimi mesi alla soluzione di questi problemi la cui soluzione é vitale per salvare le aree interne dell’Abruzzo.