Apparecchiature elettromedicali, un mistero il blocco della gara da 163 milioni
Antonio Blasioli: "Le motivazioni addotte da Asl e Regione non reggono"
2025-12-06T16:22:00+01:00 - Walter Cori
PESCARA - È davvero sorprendente quanto emerge dall’analisi dettagliata degli atti relativi al blocco del bando per la gestione e la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali negli ospedali abruzzesi. La sospensione della gara regionale, dal valore di 163 milioni di euro, non trova infatti giustificazione nemmeno sul fronte del risparmio.
I numeri non mentono: l’appalto - che, ricordiamo, riguarda la manutenzione, correttiva e preventiva, e le verifiche di funzionalità di tutte le apparecchiature elettromedicali, di diagnostica, biomedicali e di laboratorio - avrebbe garantito riduzioni di spesa significative per tutte le Asl, pur includendo nuove strumentazioni, più avanzate, contro i crimini informatici. A cosa è dovuto, quindi, questo blocco? E chi ne trae giovamento? Intanto si fa sempre più vicino il termine della sospensione dell’aggiudicazione, fissato al 31 dicembre. In seguito come intende procedere il Presidente Marsilio?
Nel tentativo di cercare risposte a queste domande, il Vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli ha acceso da tempo un faro sulla vicenda. «Lo scorso 22 ottobre – ricostruisce - abbiamo denunciato in conferenza stampa il blocco della gara regionale da 163 milioni di euro per la gestione e la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali (monitor, ecografi, sistemi infusionali e altri dispositivi sanitari) dei presidi e degli ospedali abruzzesi. Una sospensione che sarebbe stata dettata dal tentativo disperato di abbassare i costi sanitari della Regione Abruzzo, smentendo pienamente chi, in primis l’Assessore Verì e il Presidente Marsilio, ha sempre affermato che il disavanzo sanitario non avrebbe causato tagli ai servizi. Sospendere un appalto così importante determinerà però disservizi per il personale e per l’utenza, oltre che rischi ulteriori per le casse dell’Ente regionale, che potrebbe incappare in ricorsi e richieste di risarcimento da parte delle ditte individuate aggiudicatarie prima della sospensione.
Di fronte a queste accuse molto gravi, nessuno tra i soggetti coinvolti ha ritenuto opportuno replicare. Per questo motivo, due giorni dopo, il 24 ottobre, abbiamo posto ufficialmente, tramite accesso agli atti, le stesse domande a Regione e Areacom, ciascuno per le proprie competenze. Nello specifico, abbiamo chiesto: quali siano le modalità attualmente utilizzate nelle 4 Asl regionali per scongiurare la soluzione di continuità nei servizi oggetto di gara e, quindi, in virtù di quali forme contrattuali vengano attualmente svolti dagli operatori economici tali servizi, o se invece si stia operando in assenza di qualsivoglia forma contrattuale e, in tal caso, come potranno essere eventualmente giustificate tali spese; quale sia il numero di proroghe effettuate al precedente operatore, nonché la loro scadenza; in base a quale delega Areacom (che è solo l’agenzia di committenza della Regione Abruzzo) abbia potuto disporre, a questo punto causando un danno alle Asl, la sospensione della gara e se la stessa sia stata richiesta dal Dipartimento Sanità o dalle singole Asl; gli intendimenti in merito alla gara, e quindi se sia intenzione della Regione, e in sostanza anche di Areacom, confermare l’aggiudicazione anche in caso di condizioni economiche immutate, in questo caso venendo meno alle richiamate esigenze di riduzione di spesa.
Oggi, dopo un’ulteriore analisi dei documenti, rileviamo che anche la giustificazione del taglio dei costi non regge: stando ai nostri calcoli, il nuovo appalto, cioè quello sospeso, prevede un risparmio del 16,82% per la Asl di Pescara, del 10,9% per la Asl di Chieti, del 3,12% per la Asl aquilana e del 19% per quella di Teramo, pur comprendendo l’introduzione di strumentazioni molto costose contro i crimini informatici.
Ci chiediamo dunque quale sia la ragione della sospensione. Quali motivi ci sono realmente dietro? È possibile avere trasparenza su questa scelta, oltre a sapere con certezza se questa possa essere o meno assunta da Areacom? La sospensione della gara disposta da Areacom durerà fino al prossimo 31 dicembre. È ormai venuto meno anche l’altro aspetto utilizzato da Areacom per giustificare la sospensione. Lo scorso 5 novembre, il TAR L’Aquila ha confermato la validità dell’aggiudicazione per quanto concerne la Asl di Teramo. Cosa intende fare ora la Regione, quando ormai manca meno di un mese alla scadenza della sospensione e sono venute meno entrambe le motivazioni adottate (impropriamente) da Areacom? Anche attraverso i canali ufficiali, hanno ritenuto opportuno rispondere a un Consigliere Regionale nell’esercizio dei propri diritti. Visto che però non ci risultano essere stati compiuti passi in avanti, torniamo da un lato a chiedere risposte, anche pubblicamente, sulla questione, e dall’altro a preannunciare iniziative ispettive.