AMP Cerrano, via alla riqualificazione del Giardino Mediterraneo

4mila mq di piante autoctone, un vivaio e una una banca del germoplasma per specie dunali e macchia mediterranea

2025-09-27T13:44:00+02:00 - La Redazione

AMP Cerrano, via alla riqualificazione del Giardino Mediterraneo

PINETO - Hanno preso ufficialmente il via nell’AMP Torre del Cerrano, i lavori per la riqualificazione di 4mila mq del Giardino Mediterraneo, con la propagazione di almeno 10mila piantine di specie vegetali autoctone e l’allestimento di un vivaio e di una banca del germoplasma per lo stoccaggio delle specie dunali e di macchia mediterranea.

Queste azioni rappresentano il cuore del progetto SEED – SprEad and StorE coastal bioDiversity, - finanziato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nell’ambito delle attività del National Biodiversity Future Center (NBFC), a valere sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del programma europeo NextGenerationEU. L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano ha ottenuto un contributo di oltre 200mila euro, a cui si sommano importanti risorse interne, per attività di recupero, ripristino, monitoraggio e valorizzazione della biodiversità.

Oltre agli interventi citati, sono in corso attività di monitoraggio della flora e della fauna, compreso lo studio della nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus), la mappatura delle dune costiere e la creazione di un geo-database della flora dunale. Il progetto SEED ha visto inoltre l’organizzazione di due importantissimi corsi gratuiti destinati uno ai professionisti dell’ingegneria naturalistica e del settore ambientale in genere, concluso con grande successo grazie alla collaborazione del Dott. Mauro Fabrizio e l’altro ai professionisti del verde, in collaborazione con gli esperti di Res Agraria e attualmente al terzo incontro. Entrambi i corsi mirano, tra i vari obiettivi, alla creazione di competenze specifiche sugli importantissimi ambienti dunali vanto dell’AMP.

Tutte le attività svolte nell’ambito del progetto SEED si avvalgono dell’insostituibile supporto dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’Università degli Studi del Molise, partner di grande pregio dell’AMP.

“Con questo progetto – dichiara il Presidente dell’AMP Torre del Cerrano, Fabiano Aretusi - possiamo finalmente avviare le tanto attese attività di recupero del Giardino Mediterraneo della Torre di Cerrano, restituendo al territorio un patrimonio ambientale e naturalistico di grande valore. Si tratta di un intervento strategico che consolida il ruolo dell’Area Marina Protetta come ente virtuoso, capace di attrarre risorse e di trasformarle in azioni concrete a beneficio della collettività e dell’ambiente. Ringrazio la Provincia di Teramo, proprietaria dell’immobile, il direttore Stanislao D’Argenio, tutto il personale dell’AMP e i partner scientifici per il prezioso lavoro di squadra che ha permesso di raggiungere questo traguardo. Questo è solo l’inizio di un percorso di valorizzazione che renderà il Giardino Mediterraneo un punto di riferimento per la tutela e la promozione della biodiversità costiera”.