Alessandrini (M5S): "Centrodestra non riconosce il genocidio in Palestina"
"L’Abruzzo oggi ha perso un’occasione di dignità”
2025-10-01T09:49:00+02:00 - La Redazione

L’AQUILA - “La bocciatura da parte della maggioranza di centrodestra della nostra risoluzione per la sospensione immediata di ogni rapporto economico, istituzionale e amministrativo con Israele rappresenta una pagina nera per il Consiglio Regionale d’Abruzzo. Oggi la destra ha scelto l’ipocrisia e la propaganda al posto della verità e della giustizia".
Lo dichiara la consigliera regionale Erika Alessandrini (M5S), al termine della seduta che ha visto la maggioranza respingere il documento presentato assieme al capogruppo Francesco Taglieri che chiedeva a Regione Abruzzo di sospendere ogni forma di cooperazione con Israele fino alla cessazione delle violenze e al rispetto del diritto internazionale; di istituire un monitoraggio sugli appalti e sui bandi regionali per escludere aziende coinvolte nella filiera delle armi e dell’occupazione; di sollecitare il Governo italiano al riconoscimento immediato e incondizionato dello Stato di Palestina.
“La risoluzione nasceva da un principio semplice: non possiamo avere le mani sporche di sangue. Non possiamo dire di condannare la violenza e allo stesso tempo continuare a fare affari con chi bombarda scuole e ospedali. L’Abruzzo avrebbe potuto dare un segnale di coraggio e di dignità, ma la destra ha scelto di piegarsi alla propaganda del Governo Meloni” – prosegue Alessandrini.
La consigliera ha richiamato in Aula la tragedia di Gaza: oltre 62.000 morti, tra cui 20.000 bambini, fame e sete usate come armi di guerra, convogli umanitari bombardati. “A Gaza non c’è una guerra, c’è un genocidio. Lo denunciano le Nazioni Unite, le ONG, i medici che ogni giorno raccolgono corpi dalle macerie. Di fronte a tutto questo, il centrodestra ha preferito ripetere slogan e condanne generiche, ignorando le vittime”.
Alessandrini ha anche smontato la risoluzione alternativa presentata dalla maggioranza: “Quel testo è un foglio di ipocrisia. Ricorda solo l’attacco del 7 ottobre, tace sul massacro quotidiano di civili, vincola il riconoscimento della Palestina a condizioni indipendenti dai civili ammazzati e addirittura accusa le manifestazioni pacifiche del 22 settembre di destabilizzare l’Italia. È il rovesciamento della realtà. Chi protesta contro il genocidio non destabilizza, ma difende la coscienza del nostro Paese”.
“L’Europa è rimasta immobile, incapace di assumere decisioni forti. L’Italia continua a mantenere legami economici e militari con Israele. La destra abruzzese oggi si è allineata a questa vergogna. Ma noi continueremo a denunciare ogni ipocrisia e ogni complicità. Non possiamo tacere mentre un popolo viene annientato. Perché la storia ci chiederà se abbiamo avuto il coraggio di dire la verità. Io voglio poter rispondere: sì, l’ho fatto” – conclude Alessandrini.