MONTORIO AL VOMANO – Sabato scorso si è tenuto un lunghissimo consiglio comunale che ha portato all’approvazione del rendiconto finanziario 2021 e del bilancio di previsione 2022/2024.
Se volessimo irresponsabilmente adottare lo stesso stile comunicativo del nostro sindaco, che col suo insediamento aveva affidato alla stampa annunci allarmistici dipingendo un comune in pre-dissesto finanziario, potremmo dire che in un anno di amministrazione Altitonante il debito del comune è cresciuto di 6 milioni di euro (dai 21 mln di euro del 2020 ad oltre 27 mln di euro del 2021). Non mentiremmo, ma sarebbe una lettura dei dati propagandistica, e noi la propaganda la lasciamo agli altri.
L’aspetto più rilevante del rendiconto finanziario 2021 è rappresentato da una chiusura del bilancio con un disavanzo che supera di molto quanto previsto dal piano di rientro diligentemente rispettato dalle amministrazioni precedenti. La promessa del Sindaco di un azzeramento anticipato di tutto il disavanzo è risultata vana, eppure la sua amministrazione ha potuto contare sulle maggiori importanti disponibilità provenienti da trasferimenti legati all’emergenza Covid e dalla rinegoziazione dell’obbligazione comunale, nel complesso circa 750.000,00 euro.
Ma questi risultati non ci sorprendono e sembrano dare ragione alle nostre preoccupazioni e ai nostri dubbi sull’utilità di molte spese affrontate dall’attuale amministrazione. Ci preme richiamare i nostri amministratori a una prudente gestione delle risorse pubbliche e in questo senso interpretiamo anche le osservazioni espresse dal revisore dei conti nel parere al bilancio di previsione 2022/2024. Nella sua analisi, l’organo di controllo, rilevando, tra l’altro, una previsione degli incassi IMU del 30% in più rispetto a quanto riscosso nel 2020, ha evidenziato la “generosità delle entrate previste per il triennio 2022/2024 che richiedono una verifica anticipata delle stesse” e ha raccomandato di “provvedere ad una revisione degli stanziamenti previsti per le entrate proprie e l’adeguamento dei valori previsti nel fondo crediti di dubbia esigibilità entro il 30 giugno 2022”.
In buona sostanza il revisore ha posto l’attenzione sul rischio che l’amministrazione possa spendere più di quanto effettivamente avrà a disposizione. Riteniamo opportuno questo avvertimento in quanto, obiettivamente, non si possono prevedere incassi per l’IMU superiori di oltre 500.000,00 euro rispetto allo storico degli anni precedenti, soprattutto quando il contesto economico non è sicuramente orientato alla crescita.
L’analisi del bilancio di previsione 2022/2024, in conclusione, ci fa dubitare che questa amministrazione sia in grado di cogliere le opportunità irripetibili offerte dal momento storico.
Le ingenti risorse che arrivano dai finanziamenti del PNRR porteranno alla realizzazione di investimenti rilevanti senza però fare da moltiplicatore in termini di sviluppo del territorio. Ci sembra che manchi una visione organica capace di indirizzare le scelte programmatiche e interpretare correttamente i punti di forza e le vocazioni del nostro comprensorio.
Il quadro assume tinte ancora più fosche se si aggiunge la crisi di maggioranza aperta dai consiglieri Barnabei e Ricci, che sulle delibere decisive all’ordine del giorno hanno votato contro.
Il sindaco ha preteso un chiarimento interno al proprio gruppo nel bel mezzo del consiglio comunale più importante dell’anno. Dopo una lunga sospensione dei lavori, evidentemente non soddisfatto dal confronto coi dissidenti, il sindaco ha annunciato che nei prossimi quindici giorni deciderà se dimettersi o meno, portando il nostro paese alla terza crisi di governo in cinque anni, le ultime due in amministrazioni a guida centrodestra – Montorio Guarda Avanti. I consiglieri Eleonora Magno e Andrea Guizzetti