TERAMO – Camillo D’Angelo è il nuovo presidente della Provincia di Teramo.

D’Angelo, con la sua elezione, ha comunque battuto tutti i record: è il più giovane amministratore provinciale di sempre, avendo soli 40 anni. Sposato e con due figli, di professione ingegnere civile, il sindaco di Valle Castellana è anche il primo presidente rappresentante di un comune montano. “Ne sono particolarmente orgoglioso. Questa è stata una vittoria del popolo e delle aree che da anni non hanno ricevuto risposte. Si tratta di una sorta di riscatto e infatti i ringraziamenti particolari vanno ai cittadini di Valle Castellana che mi hanno votato per ben due volte e mi hanno lasciato il tempo di arrivare a guidare la provincia”.

La montagna decisamente è nel suo curriculum. Lei è stato per 10 anni presidente del COTUGE e presidente di Interlaga dal 2013 al 2014. Nel suo programma darà uno sguardo particolare alle aree interne? “Certamente. Da sempre certe zone sono state abbandonate. Specie Valle Castellana che è un territorio di confine e spesso le istituzioni hanno latitato perché hanno messo prima il peso dei voti al valore dei territori”.

Lei si è sempre tirato fuori dai canoni politici ma c’è qualcosa della politica che ha inciso comunque nella sua elezione? “Nessun partito mi ha stimolato. Questa esperienza non è stata avviata da un partito, taluni gruppi lo hanno sposato liberamente. Questo è stato un accordo sui programmi e sui contenuti e non di natura politica”.

Non ha sassolini dalle scarpe da volersi togliere? “Direi di no e non vogliamo attaccare nessuno né ci sono colpe particolari. E’ stata la libera vittoria degli amministratori che hanno messo la politica del fare prima di ogni altra logica”.

Adesso è tempo di mettersi al lavoro. Quali sono le prime cose in cantiere? “Innanzitutto accelerare i processi che rendono concreti i finanziamenti che la provincia ha attraverso la ristrutturazione dell’organico, con la redistribuzione dei settori e delle aree”.

E in consiglio ora che succederà? Le deleghe? “La composizione ora cambierà radicalmente a partire dalle deleghe e dai numeri di maggioranza. Da dire però che la provincia non ha bisogno di maggioranza, poiché tutti avranno un ruolo di collaborazione per la rivoluzione della gestione dell’ente”.

Deleghe per tutti, quindi, senza particolari “rappresaglie”? “Non ci saranno rappresaglie perché gli sconfitti li hanno già decretati gli elettori. Voglio rassicurare che sarò il presidente di tutti e ci saranno deleghe per tutte le forze in campo, perché io sono un civico”.

A proposito di deleghe, il sindaco di Giulianova Jwan Costantini sarà vicepresidente? “Con elevata probabilità sì”. Camillo D’Angelo, di professione ingegnere, ama insegnare ed è docente in aspettativa all’Istituto Alberghiero Di Poppa. Come riesce a coniugare tanti aspetti della sua vita? “Forse perché sono un amante della velocità”.

In che senso? Ama le auto? “Non solo, vado in moto, in quad e con qualsiasi mezzo abbia le ruote. Ovviamente ho la passione per la montagna e sono quasi un fungaiolo professionista anche se ultimamente pratico poco”.

Lei comunque vive a Teramo da diversi anni. “Sì ho casa nella frazione di Poggio Cono, paese di mia moglie, anche lei ingegnere”.

Come è nata la tua passione politica? “Da sempre. La mia prima esperienza nel 2002 a soli 19 anni come consigliere comunale. Sono nato nel PD: sono rimasto nel partito per 10 anni ed è la prima e unica tessera che ho avuto, poi ho deciso di diventare un civico”.

Ha qualche rimpianto? “No, però da giovane avrei voluto fare medicina. Poi un incidente col Risciò mi costrinse al ricovero in ospedale, saltando il test d’ingresso. Il resto è storia”.