TERAMO – Come Presidente ANCI ed in accordo con i miei colleghi Sindaci, abbiamo lavorato per proporre al Governo e al Parlamento una serie di emendamenti, da inserire nella prossima finanziaria, finalizzati a rafforzare tutte quelle azioni utili a favorire la ricostruzione sisma 2016.

Sino ad oggi ci si è concentrati prevalentemente sulle misure normative finalizzate a costruire il cantiere normativo con norme straordinarie che servissero ad affrontare una situazione di straordinaria emergenza. Ma ciò non è sufficiente.

La Ricostruzione materiale deve essere accompagnata, ora più che mai, dal rilancio economico sociale dei nostri territori. Vanno contestualmente prese in considerazione anche tutte quelle misure che dovranno tener conto degli aspetti economici riconducibili alle azioni da porre in essere.

Come Città di Teramo abbiamo già proposto al Presidente Conte, che ha condiviso l’iniziativa, l’istituzione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per il Cratere sismico 2016-2017: la ricostruzione fisica non può prescindere da un parallelo rilancio economico/sociale con risorse specifiche e straordinarie.

Diventa necessario, poi, rendere più veloce la ricostruzione pubblica e privata: le stazioni appaltanti dovranno poter procedere all’affidamento diretto delle attività di esecuzione di lavori, servizi e forniture, nonché dei servizi di ingegneria e architettura, inclusa l’attività di progettazione, di importo inferiore a 150.000 euro sino al termine delle attività di ricostruzione pubblica.

Sarà fondamentale garantire sostegno alle imprese danneggiate dagli eventi sismici: le regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria hanno provveduto ad emettere i relativi bandi ed a stilare le conseguenti graduatorie che hanno esaurito la dotazione finanziaria.

Andrà erogato un sostegno alle attività economiche con destinazione del 5% della ricostruzione pubblica alla realizzazione di interventi per lo sviluppo, l’ammodernamento e la riqualificazione del sistema economico dell’area cratere.

A tutto ciò si aggiungerà la richiesta per la prosecuzione di “zona franca urbana” per il sisma centro Italia, nonché l’istituzione zes “cratere sisma 2016” al fine di trattenere l’imprenditoria locale e se possibile attrarne di nuova, in un contesto di elevatissima incertezza e difficoltà, specialmente nei comuni con danni gravi, è necessario fornire prospettive di sostegno stabili su di un arco temporale comparabile con quello della ricostruzione.

Infine, abbiamo proposto, da subito, misure per la stabilizzazione del patrimonio umano impiegato nella ricostruzione e per la definizione di una indennità aggiuntiva per tutte quelle risorse umane impegnate, all’interno dei Comuni, alla lavorazione delle istruttorie.

La volontà è accelerare il percorso di ricostruzione al fine di restituire la propria identità a tutti i territori, comuni profondamente feriti.

I Sindaci, come sempre, sono in prima linea, per i nostri territori, per le nostre comunità.

 

Pacchetto SISMA DEF per AC 2790 bis legge di bilancio 2021