TERAMO – Che il presidente della squadra di calcio della nostra città abbia espresso da tempo la volontà di ampliare la società biancorossa, o anche di venderla, è noto, al pari del fatto che, secondo noi, non lo farà, e spiegheremo poi perché.

Questa situazione, che oramai va avanti da mesi, ha sicuramente complicato, se non bloccato, il regolare modus operandi estivo normalmente riservato ad un club professionistico. Tutte le operazioni in entrata sono rimaste bloccate, Kyeremateng a parte e poi contrattualizzato con un biennale. Non entriamo nella valutazione tecnica della attuale rosa largamente incompleta e neppure nelle affermazioni di Federico Guidi, piaciuto a tanti per la determinazione evidenziata nella conferenza stampa di presentazione e per il fatto che ha parlato ai tifosi, ex e nuovi, con questi ultimi che si sono visti far riaprire, con le necessarie cautele, le porte del Bonolis! Non è poca cosa.

Scrivevamo in apertura che, secondo noi, il Teramo non avrà una proprietà diversa, almeno non nell’immediato. Giunge voce, infatti, secondo la quale, con una delle parti in causa, davvero interessata e “garantita”, la trattativa sia definitivamente saltata. Le cifre a noi note resteranno archiviate, ma che con un investimento analogo lo stesso gruppo stia per chiudere l’acquisizione di una società di serie B, la dice lunga sulla volontà di cessione, forse non volontà, da parte del presidente della squadra di calcio della nostra città.

Buona notizia, no? C’è continuità; per il tanto resto, vedremo.