TERAMO – Avviare un confronto costruttivo sui temi riguardanti la gestione dell’edilizia residenziale pubblica nel territorio provinciale e sulla gestione del patrimonio immobiliare di oltre 2.600 alloggi dislocati nella provincia. E’ quanto si è deciso nel corso di un incontro tra il Presidente dell’Ater Teramo, Dott.ssa Maria Ceci e i responsabili provinciali dei Sindacati degli inquilini, Sicet, Sunia e Uniat.

“Così il rapporto tra proprietà e sindacato inquilini diventerà più efficiente – affermano i sindacati in una nota congiunta – Si potranno perseguire insieme nuovi obiettivi, soprattutto sul versante dell’utilizzo delle risorse disponibili per il rilancio degli interventi di ERP, nonché per la manutenzione e la gestione equa del patrimonio abitativo pubblico, nel rispetto dei regolamenti e delle normative che legano l’Azienda e le Organizzazioni Sindacali”.

Le tre sigle con Antonio Di Berardo per il Sicet-CISL, Giovanna Varalli per il Sunia-CGIL e Antonio Caprini per l’Uniat-UIL, hanno manifestato l’esigenza di istituire un osservatorio permanente per consentire una buona qualità del vivere agli inquilini e portare avanti una proficua collaborazione tra ATER e Organizzazioni Sindacali.

“L’intesa tra le parti è un passo fondamentale per garantire la salvaguardia dei diritti degli inquilini – prosegue la nota – Si ricevono ormai quotidianamente cittadini che, soprattutto a causa della crisi economica, che si abbatte con le peggiori ripercussioni proprio sulle classi deboli, rappresentano difficoltà a trovare un alloggio. Di frequente si tratta di situazioni drammatiche a cui si risponde con coinvolgimento anche personale, anche se troppo spesso non si riesce a dare risposte esaurienti”.

“La positiva sintonia con l’ATER, apre prospettive incoraggianti per la generale gestione del patrimonio abitativo pubblico del territorio provinciale – concludono i sindacati inquilini – Siamo soddisfatti di questo primo incontro, per la disponibilità e per la decisa volontà politica del Presidente Maria Ceci di contribuire a istituire e portare avanti un osservatorio permanente per il diritto alla casa”.