TERAMO – Il centro di cultura delle donne “H. Arendt” in occasione della giornata Internazionale contro la violenza sulle donne ha organizzato ieri, con successo, un pomeriggio di approfondimenti e riflessioni su “Prostitute prostituite: l’uso del corpo delle donne tra sex work e schiavitù sessuale” preceduto dalla pièce teatrale di Dacia Maraini “Una Casa di Donne” con Ottavia Orticello, regia di Jacopo Squizzato. L’evento si è svolto con un doppio incontronella Casa circondariale di Teramo, alle ore 14.00, e, a seguire, nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo

Grazie a Dacia Maraini per aver scritto negli anni 70 la pièce teatrale che oggi contribuisce al dibattito femminista che rimette al centro della discussione politica il corpo e “la libertà di scelta delle donne”- L’enunciato femminista è stato stravolto del suo significato dalle lobby pro-prostituzione con termini come “sex worker e sex work” che neutralizzano la violenza della prostituzione. La pièce sollecita riflessioni sul CLIENTE, sul cambiamento del mercato della prostituzione negli ultimi 30 anni, sugli uomini che hanno creato il mercato del sesso, che lo hanno normalizzato e lo guidano anche nel traffico di esseri umani. La tratta è un reato sessuato che riduce in schiavitù milioni di donne, ragazze e bambine nel mondo.

‘Ho lavorato in strada a Milano e nessuno mi ha mai aiutato a liberarmi dai miei aguzzini – ha detto Ana, una ragazza albanese – ..ho visto tante ragazze come me portate in strada in Italia e sono orgogliosa di essere fuggita da sola in una casa-famiglia… Mi sono sposata, ho due figli. Ma qualcosa si deve fare per fermare questo sfruttamento‘. Una ragazza marchigiana ha raccontato ‘Ho subito maltrattamenti da mio marito anche con armi e sono stata in coma.. sono andata anche al consultorio, ma non ho ricevuto l’aiuto adeguato e ogni denuncia cadeva perché non avevo testimoni. Me lo ritrovavo ovunque nonostante il provvedimento di divieto di avvicinamento‘… Storie di violenza fisica ma anche psicologica derivante da dipendenze come quella da gioco. “La ludopatia porta scompiglio nelle famiglie, a chi ne soffre e a chi gli sta vicino, ha spiegato Giada con le lacrime agli occhi… ‘sono stata aiutata da un’associazione che ha seguito mio marito, ma lo Stato perché permette il gioco?’… Per le detenute il pomeriggio è stato un’importante motivo di sfogo e hanno chiesto di tornare agli ospiti e alle ospiti: Guendalina Di Sabatino, presidente centro “H, Arendt”; la senatrice e parlamentare europea, prima presidente nazionale della commissione pari opportunità, Elena Marinucci; Irene Giacobbe, giornalista, Presidente Power and gender – presidente AFFI Casa Internazionale delle donne; Oria Gargano – Presidente BeFree Cooperativa Sociale contro tratta, violenza, discriminazioni; Laura Di Filippo, Docente di Criminologia – Università degli Studi Teramo, Giovanni Timoteo, Segretario generale CGIL Teramo che ha contribuito alla riflessione con il suo punta di vista maschile;Beta Costantini, neoeletta delegata alle Pari Opportunità della Provincia di Teramo, Edda Migliori, giornalista…” e aggiungo,Alessandro Gilleri, produttore Golden Show Theatre; Adele di Feliciantonio, quotidiano il Centro, le Docenti del Liceo scientifico “ A. Einstein” di Teramo Chiara Conocchioli e Daniela Patriarca, le Studentesse dello stesso Liceo Siria Ubalducci, Pannocchia Alessia, Agnese Di Lorenzo, Suami Spadaccino, Daiana Piccirilli, Daniela Di Biagio, Giovanna Liberatore, studentessa del Liceo scientifico “M. Delfico”.