TERAMO – Se la condizione imprescindibile per l’incontro con il primo cittadino di Roseto degli Abruzzi sul possibile arrivo della Serie D in città è quella che le due società adriatiche diventino una (la Rosetana di Giuseppe Lamedica nella foto di copertina di Sport Abruzzo e l’Universal Roseto di Franco Caporaletti) allora più di qualcosa è stato fatto, proprio perché questa intesa esiste e ci è stata confermata dai due massimi dirigenti. Proprio per questo l’incontro a tre nel pomeriggio di domani, lunedì, in Comune, dovrebbe esserci.
Come si procederebbe in chiave tecnica (il 10 luglio scadranno le domande per l’iscrizione alla quarta serie nazionale)? Notaio, atto di fusione dei due clubs rosetani con il Castelnuovo Vomano e liberatorie da parte di tutti i tesserati nero-verdi, prima di procedere all’inoltro delle incombenze imposte dalla Lega Nazionale Dilettanti (la sola quota di iscrizione, inclusa la fideiussione, costa circa 50.000 euro, oltre ad un acconto spese ed un’assicurazione a favore di calciatori e dirigenti). Il tempo non è certamente amico e bisognerebbe correre davvero molto velocemente, mancando appena una decina di giorni alla data fatidica.
In tutto ciò resterebbero poi aperte altre situazioni, considerando che il solo numero di matricola che resterebbe in vita sarebbe quello del Castelnuovo Vomano. Come si chiamerebbe il nuovo club? E’ presumibile che divenga, almeno inizialmente, Castelnuovo Vomano-Rosetana (ricordate il San Nicolò-Notaresco?) ma è una nostra previsione. Non ci addentriamo, invece, sull’eventuale assetto societario che verrebbe fuori, anche se un’idea l’abbiamo ed è anche molto chiara.