TERAMO  – La partenza della stagione della caccia sta diventando una telenovela. Polemiche da parte delle Associazioni venatorie  in merito ad comunicato apparso sul sito della REGIONE ABRUZZO. “La caccia alle specie consentite nel mese di settembre (corvidi e tortora) si è aperta a far data dalla pubblicazione della sentenza del Tar, ovvero il 26 settembre. Un comunicato anonimo pubblicato sul sito della Regione – Caccia e Pesca render noto invece che la caccia in Abruzzo si aprirà solo il prossimo 2 ottobre” – si legge nella nota delle Associazioni Regionali Federcaccia e Enal Caccia, le quali hanno chiesto, attraverso una una pec inviata alla Regione, al Governatore Marsilio, e agli uffici preposti, di rimuovere la nota stampa, pena il ricorso alle vie legali.

Ecco il testo integrale della Pec:

In riferimento all’oggetto a margine indicato, con la presente, noi sottoscritti Presidente Federcaccia Regionale Conocchioli Morelli Ermano ed il Presidente Enalcaccia Regionale Cirese Ivano, siamo a richiedere l’immediata rimozione del comunicato apparso poche ore fa sul sito della Regione Abruzzo sezione Caccia e Pesca con il quale è stato reso noto il divieto
di esercizio dell’attività venatoria prima del 2 ottobre 2019, in assenza di ogni determinazione
della Giunta Regionale in tale senso.
L’attività venatoria nelle giornate del 28, 29 e 30 settembre p.v. è autorizzata dal Calendario Venatorio approvato con D.G.R. n. 497/2019, che ha superato sul punto anche il vaglio di legittimità dell’lll.mo Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo di L’Aquila che, in sede cautelare, si è espresso con la nota ordinanza n. 189/2019 del 26.09.2019, ritenendo meritevole di validità ed efficacia la disposizione che prevede l’apertura della caccia alla tortora a partire dalla terza domenica di settembre,
I cacciatori abruzzesi, pertanto, hanno il pieno diritto a svolgere l’attività venatoria nelle prossime giornate nel rispetto di quanto previsto nel C.V. 2019/2020
Il comunicato comparso nella data di oggi costituisce l’ennesimo deliberato attacco al n atti dell’Ufficio regionale del tutto arbitrari e privi di ogni legittimità, nel tentativo mal celato (e sino ad oggi non ben riuscito) di avviare l’imminente stagione
venatoria alla data del 02 ottobre, e non prima.
Il comunicato è privo di sottoscrizione e non reca il nominativo di chi ha voluto emanare tale proclama
Per tale ragione, oltre all’immediata rimozione dello stesso, e al ripristino della legalità, con la presente siamo a richiedere che ci vengano fornite, immediatamente, le generalità del responsabile – o dei responsabili – che ha -o hanno-ordinato e disposto la diramazione del comunicato in palese contrasto con gli atti approvati dalla Giunta Regionale, siccome ad oggi validi ed efficaci alla luce dell’ordinanza cautelare emessa dal T.A.R. L’Aquila nella giornata del 26.09.2019.
E intenzione delle scriventi associazioni portare all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria le condotte poste in essere e di valutare, nei confronti dei responsabili, l’avvio di azioni giudiziarie collettive tese ad ottenere il risarcimento dei danni legati all’impossibilità per tutti i cacciatori regionali di vivere la propria passione nei prossimi giorni, e per la quale sono stati
sostenuti ingenti costi anche per il pagamento della tassa regionale, In attesa della rimozione del comunicato e del ripristino della legalità, nonché di conoscere i nominativi di chi si è sentito di poter superare gli atti della Giunta regionale (persino dopo l’ordinanza cautelare del T.A.R. Abruzzo), si porgono distinti saluti.