BELLANTE – La sezione di Bellante della Protezione Civile “Gran Sasso d’Italia” è scesa in campo dall’inizio dell’emergenza coronavirus con 30 volontari, lavorando senza sosta nella gestione degli interventi che negli ultimi giorni si sono intensificati anche per il maltempo e la neve.
“In questa emergenza covid-19 stiamo coprendo tutto il territorio di Bellante, sia per quanto riguarda il paese e che per Bellante stazione”, raccontano dall’associazione, “Con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione ci adoperiamo della facoltà di avere volontari pronti, determinati e idonei ai vari servizi che ci vengono chiesti”.
“A partire dal 9 marzo, con l’apertura del nostro COC, ci preoccupiamo per tutte quelle persone impossibilitate, vista l’età e le varie patologie, a fornire loro servizi di spesa e ritiro farmaci nelle farmacie comunali o nei distretti sanitari di competenza del nostro territorio. Ad oggi abbiamo servito più di 100 famiglie con il nostro aiuto, considerando anche emergenza alluvione, presidi all’ASL a Mosciano e presidi agli uffici postali del nostro comune”.
“Ogni giorno i nostri volontari hanno il proprio compito assegnato e con devozione lo portano a termine”, proseguono dalla sezione locale, guidata dalla presidente Caterina Carrino e dal vice Alessio Compagnoni, “Non siamo solo una squadra unita, in quanto ci consideriamo una famiglia compatta e determinata. Ognuno di noi ha il suo ruolo e le sue responsabilità.
“In questa emergenza covid-19“, aggiungono dall’associazione, “abbiamo creato all’interno della nostra struttura un call center per lo switch di chiamate che arrivano dai cittadini per richieste di aiuti. Sempre seguiti e monitorati da una persona costante che coordina il tutto. Inoltre, tutti i nostri volontari sono iscritti regolarmente all’albo della Protezione civile e hanno piena conoscenza dello statuto e del codice etico”.
Per quanto riguarda i corsi, che sarebbero dovuti partire il 17 marzo, la sezione locale precisa: “Non appena sarà terminato questo momento difficile che stiamo attraversando, garantiamo alle persone momentaneamente messe in stand-by che non appena possibile riprenderanno i nuovi corsi per il volontariato”.