ROMA – Un musicista abruzzese al Quirinale. Domenica 3 marzo, nella Cappella Paolina, per iniziativa dell’Istituto Giuseppe Dell’Orefice, l’Orchestra Benedetto Marcello di Teramo, diretta dal maestro Maurizio Colasanti, con il soprano Susanna Rigacci e Ivana Francisci al pianoforte, farà risuonare le note di questo grande musicista abruzzese nell’ambito dei concerti organizzati dalla Presidenza della Repubblica e da Radio3 Rai.

Ma chi era Giuseppe Dell’Orefice? Questo nome, sconosciuto ai più, rimanda a un periodo irripetibile della storia della musica, nella Napoli della seconda metà dell’800: un ambiente ricco di fermenti artistici e culturali che aveva nei teatri i luoghi dove la musica colta si faceva popolare, attirando un pubblico variegato e appassionato. Era soprattutto il secolo dell’opera italiana, che trovava nel Teatro San Carlo il suo tempio prediletto. Ed è proprio nel San Carlo che Giuseppe Dell’Orefice, proveniente da un paesino sotto la Maiella, Fara Filiorum Petri, trovò la sua consacrazione.

Approdato giovanissimo come allievo nel Conservatorio di San Pietro a Majella, studiò con i migliori maestri fino a diventare uno dei più celebri compositori e direttori d’orchestra del suo tempo ed essere considerato dal pubblico e dalla critica un talento tra i più promettenti dell’opera lirica italiana: compose opere serie e buffe, concerti, musica sacra, romanze e canzoni napoletane, vinse il festival di Piedigrotta musicando un testo di Roberto Bracco, futuro candidato al premio Nobel.

Dopo oltre un secolo di oblio i pronipoti di Giuseppe, Giorgio e Fabrizio, hanno voluto fondare un Istituto a suo nome, che si propone di riscoprirne la produzione e rinverdirne la fama. Presentato il 21 giugno 2015, in occasione della Festa della Musica, proprio a Napoli nelle sale del Memus, il museo storico del Teatro San Carlo, attraverso numerose iniziative realizzate negli ultimi anni, tra cui premi, concorsi, masterclass, studi critici sulle opere e una biografia a cura della scrittrice Elsa Flacco che attinge a nuova documentazione e presenta importanti novità, l’Istituto Giuseppe Dell’Orefice sta portando avanti un’operazione che va molto al di là della semplice riscoperta di un compositore dimenticato. I fratelli dell’Orefice, insieme con il direttore artistico Maurizio Colasanti, si prefiggono di onorare la memoria di un grande Abruzzese non guardando solo al passato ma con lo sguardo proteso decisamente al futuro. L’Istituto finora si è prodigato per immaginare proposte ed eventi che siano di stimolo per un rilancio dei talenti dell’opera e della musica colta, per favorire la loro diffusione tra un pubblico sempre più vasto e soprattutto giovane, così da incentivare una ricaduta economica e culturale sul territorio, in particolare quello abruzzese. Proprio con un’orchestra abruzzese, la Benedetto Marcello di Teramo, un direttore abruzzese, seppure attivo in tutto il mondo, Maurizio Colasanti, il soprano Susanna Rigacci, voce protagonista dei concerti del maestro Ennio Morricone, e la pianista Ivana Francisci, molti di loro provenienti da quella fucina di idee e iniziative che è diventato il GO Festival di Guardiagrele, si darà vita a un evento che si preannuncia memorabile: domenica 3 marzo, in diretta su Radio 3, dal vivo nella Cappella Paolina del Quirinale, con un programma bellissimo che oltre a Giuseppe Dell’Orefice presenta musiche di altri autori dell’800, accomunati da significative esperienze utili a comprendere lo spirito di un’epoca e la genesi di capolavori che ancora oggi incantano.